Archivi per la categoria ‘Trasfigurazione’
L’UOMO DELL’ASCOLTO E’ DISCEPOLO DI GESU
VITA DI COMUNITA
n. 2015 – 5 marzo 2023 – Mt 17,1-9
2a Domenica di Quaresima
In questa seconda Domenica di Quaresima, l’evangelista Matteo ci propone l’episodio della “Trasfigurazione” di Gesù sul Monte Tabor. E’ un episodio che ci narra la grande gioia e lo stupore di Pietro, Giacomo e Giovanni i quali si ritrovano a contemplare Gesù di Nazaret che si rivela loro nella sua forma più autentica di Figlio di Dio.
Gesù attua una pedagogia nei loro confronti che consiste nel far loro accettare il “passaggio” obbligato. Alla gloria si arriva attraverso la croce, alla luce della Pasqua attraverso le tenebre del Venerdì Santo, all’esaltazione attraverso l’umiliazione. Ed è stato là sul Monte Tabor, che qualcosa li cambiò dentro. Fu la voce del Padre: “Questo è il mio Figlio prediletto: Ascoltatelo!”.
E’ questa la parola chiave: “Ascoltatelo!” che fa dell’uomo il discepolo di Gesù, che fa del discepolo l’uomo dell’ascolto. Non si tratta né di vedere, né di toccare il Signore, ma di ascoltare la sua voce, di prendere sul serio il suo messaggio e di lasciarci mettere in discussione dalle sue parole. Ascoltare, non per soddisfare la nostra curiosità, ma per ubbidire, per prendere coscienza dei compiti che ci vengono assegnati, per poter realizzare il progetto che Dio ha su di noi e sul mondo.
La nostra società, è una società di uomini che non sanno ascoltare ma vuole accumulare e gestire il presente. Molte volte noi pretendiamo di capire tutto, di saper tutto, arrivando se possibile anche a fare a meno di Dio. Però, senza un po’ di umiltà, la vita sulla terra diventa un’esplosione di capricci che prima o poi ci porteranno alla scontentezza, alla violenza e il cuore non potrà ritenersi appagato solo dalla contemplazione di ciò che si è accumulato, dalla contabilità dei risultati conseguiti. La strada per seguire Gesù non ci consente di rimanere “aggrappati” a queste situazioni ma esige il cambiamento, esige che ci mettiamo in cammino in direzione del “non ancora”.
Gesù disse ai suoi discepoli di ieri e dice a noi oggi: sul Tabor si sale, ma poi bisogna scendere. Bisogna scendere nel luogo del nostro vivere quotidiano che è fatto di fatica e di contraddizioni. E quando la strada si fa ripida e stretta, come quella che porta al Calvario, quando proviamo sulla nostra pelle la sofferenza, la solitudine ricordiamoci che ci resta sempre la Parola, l’ascolto di quella Parola che ci fa da guida costante nei deserti delle nostre paure. E’ questa Parola la luce che rimane accesa anche quando ci sembra che Dio sia assente, che illumina il nostro cammino incerto, che ci offre punti di riferimento stabili e che ci rassicura.
Allora, quale il messaggio
In questo tempo di Quaresima, il Signore ci invita ad aprire ogni giorno il nostro cuore alla sua Parola e al coinvolgimento radicale verso Gesù risorto, vivo qui adesso. Ci invita a credere e ad abbandonare i nostri atteggiamenti egoistici, di indifferenza, di interesse, di durezza, di orgoglio affinché il nostro volto si trasfiguri e i fratelli possano riconoscere in esso, il volto di Dio.
TRASFIGURAZIONE DI CRISTO
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello
e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro:
il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
[…] Ed ecco una voce dalla nube che diceva:
«Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
VIVERE LA QUARESIMA
Ricordiamo alcuni momenti di PREGHIERA, RIFLESSIONE e CONDIVISIONE proposti in questo periodo quaresimale:
Ogni giorno
Santa Messa al mattino: alle ore 8.30, nei giorni di Lunedì e Mercoledì. Alla sera, alle ore 18.00, nei giorni di Martedì e Giovedì.
Via Crucis
VENERDI alle ore 15.00: è un’occasione per meditare sulla PASSIONE e MORTE di GESU. Seguirà la celebrazione della S.MESSA. (in questo giorno NON verrà celebrata la S. Messa delle ore 8.30.)
Adorazione
Ogni GIOVEDI a partire dalle ore 21.00, nella cappellina della Sacra Famiglia in Canonica, Adorazione Eucaristica notturna.
Lodi
Ogni SABATO alle ore 8.15 nella stessa cappellina si recitano le Lodi e si ascolta il Vangelo della domenica.
Carità
Prosegue la raccolta delle offerte “UN PANE PER AMORE DI DIO”.
Ricordiamo che:
- l’ASTINENZA deve essere osservata in tutti e singoli VENERDI di Quaresima e proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande particolarmente ricercati e costosi;
- alla legge dell’ASTINENZA sono tenuti tutti coloro che hanno compiuto il 14° anno di età, fino ai 60 anni.
CONFESSIONI
Si ricorda che il Parroco è sempre a disposizione per le confessioni ogni SABATO dalle ore 15,00 alle 17,30.
Visita agli anziani e malati
In vista della Pasqua, se qualcuno desidera la visita del Parroco, telefonare in parrocchia.
Cammino di Vita Nuova
Da MERCOLEDI 22 marzo, inizia nella nostra Parrocchia un’esperienza di approfondimento della vita cristiana con una serie di incontri. Alle porte trovate i volantini con il programma. La proposta è aperta a tutti e si terrà nella sala della Canonica.
Gruppo Missionario
Il Gruppo Missionario informa che ogni ultima domenica del mese, sarà presente presso il Bar dell’Oratorio per raccogliere i rinnovi o le nuove adozioni a distanza di bambini orfani del BURUNDI.
Pulizie Chiesa
Ringraziamo le signore che garantiscono questo servizio ed invitiamo le persone di buona volontà, che hanno un po’ di disponibilità, a collaborare.
LASCIAMOCI TRASFIGURARE IL CUORE
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
Seconda Domenica di Quaresima
17 marzo 2019 ( Lc 9,28-36 )
In questa seconda Domenica di Quaresima, Luca propone alla nostra riflessione l’episodio della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor, momento in cui svela il suo mistero, momento in cui mostra ai suoi amici Pietro, Giacomo e Giovanni il suo vero volto.
Domenica scorsa abbiamo ascoltato le tentazioni di Gesù nel deserto e questo ci ha insegnato che anche noi possiamo essere tentati e provati finché saremo a questo mondo. Con l’episodio della Trasfigurazione sul monte Tabor, Gesù ha voluto farci capire che, nonostante le insidie di ogni giorno, nonostante il nostro presente sia pieno di dubbi, di incertezze, di angosce, di paure, di sensi di colpa, di fallimenti, noi siamo destinati alla beatitudine eterna. Per noi ci sarà un futuro dove il dolore sarà definitivamente escluso.
Ma vediamo qual è stato il punto culminante della scena dove viene svelata la vera identità di Gesù e il senso della sua missione: “Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo!”, un messaggio particolarmente importante per i tre privilegiati e per i loro compagni. Si trattava di seguire un Messia che in quel momento lo vedevano avvolto nello splendore della gloria, trasfigurato, ma che in seguito lo avrebbero visto deriso, umiliato, condannato, sfigurato, tale da non apparire neppure più uomo.
Pietro, però, ha paura e si rivolge a Gesù dicendo: “Maestro è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende… “, cede alla tentazione di chi vorrebbe fermare la vita ai momenti belli e straordinari. Non solo, ma stravolge anche il senso della tenda, simbolo per eccellenza di una vita nomade, caratterizzata dalla provvisorietà. Lui avrebbe voluto mettersi al riparo contro il rischio della croce e “arrivare” senza affrontare il “passaggio” obbligato nei pressi del colle.
E’ curioso come l’uomo si preoccupi sempre di costruire una casa a Dio che, invece, è sceso sulla terra proprio per abitare nella casa dell’uomo, per installarsi nella nostra vita. Con l’Incarnazione, Lui ha scelto la nostra quotidianità mentre troppi cristiani preferiscono non farsi trovare da Lui ma preferiscono fare la propria strada, rimanere dentro il recinto delle abitudini, dei conformismi evitando il rischio di trovarselo accanto tutti i momenti. Lui, invece, vuole starci accanto e magari dirci: “E’ bello per me essere qui, se vuoi entro sotto la tua tenda”.
Allora, quale il messaggio?
Oggi, il grido del Padre di Gesù “Ascoltatelo!” ci indica l’atteggiamento per continuare il cammino quaresimale che ci è donato per arrivare al Tabor e lì arriveremo la notte di Pasqua. Ascoltiamolo e fidiamoci della sua Parola. Impariamo ad uscire dalle nostre comode sistemazioni, dai soliti schemi, dalle nostre tentazioni, dalla nostra mancanza di amore, dalle nostre debolezze, dal nostro egoismo. Solo così possiamo trasfigurare il nostro cuore, maturare come uomini e come cristiani e testimoniare la gioia di averlo incontrato.
TRASFIGURAZIONE DI CRISTO NOSTRO SIGNORE
VIVERE la QUARESIMA
Ricordiamo alcuni momenti di PREGHIERA, RIFLESSIONE e CONDIVISIONE proposti in questo periodo quaresimale:
Ogni giorno:
- Santa Messa al mattino: alle ore 8.30 nei giorni dì Lunedì e Mercoledì.
- Santa Messa alla sera: alle ore 18.00 nei giorni di Martedì e Giovedì
Via Crucis:
VENERDI alle ore 15.00: è un’occasione per meditare sulla PASSIONE e MORTE di GESU. Seguirà la celebrazione della Santa Messa. In questo giorno NON verrà celebrata la S. Messa delle ore 8.30.
Adorazione Eucaristica notturna:
ogni GIOVEDI a partire dalle ore 21.00, nella cappellina della Sacra Famiglia in Canonica.
Lodi:
ogni SABATO alle ore 8.15 nella stessa cappellina si recitano le Lodi e si ascolta il Vangelo della domenica.
Carità:
raccolta di offerte “un pane per amor di Dio”.
PREGHIERA di GUARIGIONE
GIOVEDI 28 marzo 2019 a partire dalle ore 19.30 in Chiesa:
- S. Rosario;
- S. Messa alle ore 20.00;
- Preghiera di Benedizione ore 20.45;
- Adorazione ore 21.00;
- Benedizione finale ore 21.30 (Saranno a disposizione: sale, olio e acqua benedetti).
Non sarà celebrata la S. Messa delle ore 18.00.
Visita agli anziani e malati
In vista della Pasqua, se qualcuno desidera la visita del Parroco telefonare in parrocchia.
Genitori bambini Seconda Elementare
DOMENICA 24 marzo, i genitori dei bambini della 2a Elementare sono invitati a trascorrere un momento di condivisione insieme con i loro figli. Vi aspettiamo alla Santa Messa delle ore 9.00, sarà consegnato ai bambini il Padre Nostro. Dopo la Santa Messa, mentre i bambini saranno impegnati con le catechiste, i genitori avranno un incontro di catechesi. Vi aspettiamo, non mancate.
Assemblea Missionaria Diocesana
DOMENICA 24 marzo, alle ore 15.00 nel Seminario Vescovile di Treviso, si terrà l’Assemblea Missionaria Diocesana annuale, aperta a tutti (catechiste, San Vincenzo, Sacerdoti e laici). E’ un appuntamento da non perdere che si concluderà con la S. Messa alle ore 18.30, presieduta dal Vescovo per i Missionari martiri.
Pulizie chiesa
Si invitano le persone di buona volontà, che hanno un po’ di disponibilità, a collaborare un paio d’ore, una volta alla settimana, per le pulizie in Chiesa. Per informazioni telefonare in parrocchia.
Con l’occasione ringraziamo di cuore le signore che già collaborano.
OGGI IL MIRACOLO SI CHIAMA COMPASSIONE
VITA DI COMUNITA – n. 1570 – 3 agosto 2014
( Mt 14,13-21 – leggi )
L’evangelista Matteo ci propone, oggi, il Vangelo della sproporzione. Gesù si serve del piccolo e insufficiente dono di cinque pani e due pesci, per sfamare una folla di oltre cinquemila persone.
Spesso quando si legge questo tipo di lettura di Vangelo, si corre il rìschio di trarre la conclusione che i miracoli e altre cose di questo tipo non rientrano nelle nostre possibilità. Invece questo racconto ci coinvolge e ci compromette più di quanto sospettiamo.
Prima di tutto vediamo Gesù che responsabilizza gii Apostoli, i quali, di fronte a quella moltitudine di gente da sfamare, suggeriscono diplomaticamente una soluzione: “Congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare”. Gesù invece risponde loro: “Date loro voi stessi da mangiare…”. Anche se dovrà poi provvedere Lui.
Gesù avrebbe voluto che gli Apostoli spartissero, prima del poco pane racimolato lì, la sua stessa compassione nei confronti della folla. Lui non offre nessuna soluzione miracolistica o semplicistica per il problema del pane e della fame, ma fa capire e vuole farci capire che si può cominciare con la compassione, che non significa semplicemente commuoverci, avvertire una leggera palpitazione di cuore (talvolta così lieve che non arriva neppure al portafoglio), ma che vuol dire sentirsi coinvolti in prima persona.
Tocca a noi provvedere e non dobbiamo aspettarci da Dio quello che Dio ha consegnato alla nostra responsabilità. E se manca il contributo della nostra condivisione e della nostra generosità, Dio non ha lo spazio per manifestare il suo amore. La carità deve essere “subito”.
Oggi il mondo è diviso in sazi che vivono nell’abbondanza e in affamati. Quante volte vedendo le zone del mondo colpite dal flagello della fame, e non sono i cinquemila di allora ma sono centinaia di milioni di persone, diciamo: “qui ci vorrebbe un miracolo”. Il miracolo ci vorrebbe si, ma per farci cambiare il nostro cuore, affinché abbandoni l’egoismo e permetta che i doni di Dio possano veramente raggiungere i nostri fratelli. E’ l’egoismo che ferma la giustizia e impedisce la condivisione di ciò che Dio abbondantemente ci dona.
Il Signore non ci chiede di privarci del superfluo, Lui ci ha messo in mano la chiave che può fare il miracolo: si chiama compassione. Basta farsi avanti portando un po’ del nostro necessario, il molto dei nostri avanzi e il troppo dei nostri sprechi. Potrebbero bastare per sfamare la moltitudine.
Allora, quale il messaggio?
Troppo spesso noi rischiamo di “spendere” la vita nascondendoci dietro alla nostra poca responsabilità di fronte ai tanti problemi drammatici di questo mondo. Il Signore ci sollecita oggi ad essere più disponibili verso gli altri e ad avere compassione, che significa sentire il bisogno di farci carico di tutti quei fratelli che hanno fame, non solo di pane, ma fame di amicizia, di senso, di verità, di giustizia, di pace e che può diventare miracolo tutte le volte che non useremo la parola “Arrangiati!”. Concretamente ci dice: “Tocca a te. E’ una faccenda tua, non puoi tirarti indietro”. E noi non possiamo far finta di nulla.
MERCOLEDI 6 agosto – TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
L’episodio della trasfigurazione è narrato nei tre vangeli sinottici (Vangelo secondo Marco 9,2-8, Vangelo secondo Matteo 17,1-8, Vangelo secondo Luca 9,28-36). Secondo questi testi Gesù dopo essersi appartato con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, cambiò aspetto mostrandosi ai tre discepoli con uno straordinario splendore della persona e uno stupefacente candore delle vesti. In questo contesto si verifica l’apparizione di Mosè ed Elia che conversano con Gesù e si ode una voce, proveniente da una nube, che dichiara la figliolanza divina di Gesù. Lo splendore di Cristo richiama la sua trascendenza, la presenza di Mosè ed Elia simboleggia la legge e i profeti che hanno annunciato sia la venuta del Messia che la sua passione e glorificazione; la nube si riferisce a teofanie già documentate nell’Antico Testamento.
( Wiki )
SABATO 9 agosto – Santa Teresa Benedetta della Croce
EDITH STEIN nasce a Breslavia (Polonia) nel 1891 da una famiglia ebrea e fin da piccola manifestò grandi capacità intellettuali. Fu una delle poche donne del suo tempo a frequentare l’Università. Dopo essersi allontanata da ogni credenza religiosa, leggendo gli scritti di Teresa D’Avila, si convinse ad entrare nel 1933 a far parte delle suore carmelitane prendendo il nome di TERESA BENEDETTA DELLA CROCE. Deportata ad Auschwitz, insieme ad altri ebrei, morì il 9 Agosto 1942. Fu beatificata nel 1987, canonizzata nel 1998. Giovanni Paolo II l’ha proclamata copatrona d’Europa con Santa Caterina da Siena e Santa Brigida di Svezia.
( Edith Stein – Wiki – Vatican – Centro Studi Edith Stein )
SABATO 10 Agosto – MARTIRIO DI SAN LORENZO
Della vita di San Lorenzo non sappiamo molto, benché sia sempre stato oggetto di una notevole devozione popolare. Sappiamo comunque che nacque nell’anno 225 in un villaggio spagnolo ai piedi dei Pirenei. A Saragozza completò i suoi studi teologici e umanistici e conobbe il futuro papa Sisto II che lì insegnava e che lo prese a benvolere. Entrambi furono poi a Roma e quando Sisto divenne Papa volle Lorenzo come suo arcidiacono, con l’incarico di occuparsi delle attività caritative della Diocesi di Roma. Era l’anno 257. L’anno successivo l’imperatore Valeriano ordinò l’uccisione di tutti i Vescovi, Presbiteri e Diaconi. Papa Sisto II e sei dei suoi diaconi furono presi e decapitati; a Lorenzo, il settimo diacono, i persecutori concessero un po’ di più tempo, ingiungendogli di consegnare i beni di quella che era la Chiesa del tempo, ritenendo forse che si trattasse di grandi cose. Lorenzo, invece, distribuì tutto ai poveri e solo dopo si presentò agli aguzzini ai quali indicò i poveri che lo avevano seguito dicendo: “Ecco, i tesori della Chiesa sono questi”. Fu quindi messo a morte, bruciato vivo sopra una graticola posta sui carboni ardenti. E infatti la tradizione lo vuole generalmente raffigurato con la graticola, che è un po’ il suo simbolo. Celebri due dipinti di Tiziano, conservati nella chiesa dei gesuiti a Venezia e nella chiesa dell’Escorial a Madrid.
( Wiki – Santi e Beati )
LUNEDI 11 agosto – Santa CHIARA D’ASSISI
È stata la fondatrice dell’Ordine francescano delle Clarisse. Proveniva da una famiglia aristocratica assisana e seguì le orme di Francesco nel difendere “il privilegio della santissima Povertà”. Morì nel 1253 assistita dal papa Innocenzo IV che volle cantare per lei non l’Ufficio dei morti, ma quello festivo delle vergini.
( Basilica di Santa Chiara di Assisi – Monastero di Santa Chiara )
Settimana Biblica 2014
Informiamo che la Scuola di Formazione Teologica – Diocesi di Treviso, ha organizzato una SETTIMANA BIBLICA per laici, sacerdoti, religiose/i, dal 4 al 8 AGOSTO presso gli Istituti Filippin di Paderno del Grappa (TV). Il tema di quest’anno è “Cieli nuovi e terra nuova”, segni di speranza per un tempo di crisi. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla segreteria 0422 324889 – 0422 324826 – e-mail:scuoladiteologia@diocesitv.it c/o Seminario Vescovile – P.tta Benedetto XI, 2-31100 TREVISO.
Mt 14,13-21
I CONTI TORNANO SE NON SCOMPAIONO I VOLTI
VITA DI COMUNITA – n. 1516 – 4 agosto 2013
(Lc 12,13-21 : leggi – ascolta )
Il brano del Vangelo di oggi, con la parabola del ricco stolto, ci introduce nel tema spinoso del rapporto con i beni della terra e ci porta a riflettere sulla nostra vita, su ciò che stiamo facendo di buono e su quali sono i nostri progetti.
Quello che colpisce di questa pagina di Vangelo è quest’uomo ricco, avido, soffocato dai suoi beni, a colloquio con le cifre e in dialogo con i libri contabili. La sua voce ha il suono dei soldi. E’ un individuo senza volto che si identifica con le proprie ricchezze, anzi diventa campo, granaio, frumento, magazzino, portafoglio e tutte queste cose hanno finito per chiuderlo in una prigione, illudendolo di poter stare al sicuro per molti anni.
Ma ecco che arriva la terribile sentenza di Dio: “Stolto, questa notte stessa, ti sarà richiesta la tua vita”. Viene definito “stolto” perché fonda la propria sicurezza sull’avere e non sull’essere. Perché si affanna a possedere e accumulare, invece di impegnarsi a crescere davanti a Dio.
E noi oggi? Il mondo in cui viviamo è caduto in un materialismo pauroso. Non abbiamo ancora capito che nessuno di noi è padrone di niente. Gli uomini della nostra società moderna ragionano in termini di cifre, programmi economici, investimenti produttivi, con il rischio di accumulare “tesori per sé” e di scordarsi di “arricchire davanti a Dio”. Con il rischio di dimenticare gli altri e di non tenere presente che il “revisore supremo dei conti” è Dio e che Lui con la sua “contabilità” mette in primo piano la singola persona. Per Lui i conti tornano soltanto quando… non scompaiono i volti.
Gesù ci avverte: la ricchezza promette ciò che non può mantenere; ci illude che possedere servirà a colmare il nostro cuore. Domenica scorsa nel Padre nostro, ci ha indicato le poche cose che ci servono per vivere: il pane (cibo, affetti, lavoro, casa) il perdono, la forza nella prova. Mentre il nostro mondo ci sollecita spesso in bisogni fasulli per colmare l’irrequietezza del nostro cuore che solo Dio può colmare.
Non è possibile incontrare Dio se ci portiamo appresso il “peso del nulla”, se non ci sbarazziamo delle false sicurezze, delle incrollabili certezze che scricchiolano… Bisogna che impariamo ad avere il senso del limite, della provvisorietà e dalla vanità deve emergere l’uomo nuovo, grazie alla risurrezione di Gesù che inaugura una nuova creazione.
E ricordiamoci che l’opposto dello “stolto” non è l’uomo giudizioso, ma il “folle”, ossia l’uomo che accetta il rìschio di amare.
Allora, quale il messaggio?
L’essenzialità è la vera ricchezza che ci può guidare nelle scelte importanti della nostra vita e a ricordare che in questo mondo siamo solo dei pellegrini. Il nostro cuore non ha bisogno di soldi, ma ha bisogno di bene immenso e di tesori infiniti che solo la tenerezza di Dio può darci. E chi dalla Provvidenza ha avuto un po’ di fortuna economica, si ricordi che si accumulano “tesori in cielo” facendo opere di carità.
MARTEDI 6 AGOSTO
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
VENERDI 9 Agosto – SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
EDITH STEIN nasce a Breslavia (Polonia) nel 1891 da una famiglia ebrea e fin da piccola manifestò grandi capacità intellettuali. Fu una delle poche donne del suo tempo a frequentare l’Università. Dopo essersi allontanata da ogni credenza religiosa, leggendo gli scritti di Teresa D’Avila, si convinse ad entrare nel 1933 a far parte delle suore carmelitane prendendo il nome di TERESA BENEDETTA DELLA CROCE. Deportata ad Auschwitz, insieme ad altri ebrei, morì il 9 Agosto 1942. Fu beatificata nel 1987, canonizzata nel 1998. Giovanni Paolo II l’ha proclamata copatrona d’Europa con Santa Caterina da Siena e Santa Brigida di Svezia.
( Edith Stein – Wiki – Vatican – Centro Studi Edith Stein )
SABATO 10 Agosto – MARTIRIO DI SAN LORENZO
Della vita di San Lorenzo non sappiamo molto, benché sia sempre stato oggetto di una notevole devozione popolare. Sappiamo comunque che nacque nell’anno 225 in un villaggio spagnolo ai piedi dei Pirenei. A Saragozza completò i suoi studi teologici e umanistici e conobbe il futuro papa Sisto II che lì insegnava e che lo prese a benvolere. Entrambi furono poi a Roma e quando Sisto divenne Papa volle Lorenzo come suo arcidiacono, con l’incarico di occuparsi delle attività caritative della Diocesi di Roma. Era l’anno 257. L’anno successivo l’imperatore Valeriano ordinò l’uccisione di tutti i Vescovi, Presbiteri e Diaconi. Papa Sisto II e sei dei suoi diaconi furono presi e decapitati; a Lorenzo, il settimo diacono, i persecutori concessero un po’ di più tempo, ingiungendogli di consegnare i beni di quella che era la Chiesa del tempo, ritenendo forse che si trattasse di grandi cose. Lorenzo, invece, distribuì tutto ai poveri e solo dopo si presentò agli aguzzini ai quali indicò i poveri che lo avevano seguito dicendo: “Ecco, i tesori della Chiesa sono questi”. Fu quindi messo a morte, bruciato vivo sopra una graticola posta sui carboni ardenti. E infatti la tradizione lo vuole generalmente raffigurato con la graticola, che è un po’ il suo simbolo. Celebri due dipinti di Tiziano, conservati nella chiesa dei gesuiti a Venezia e nella chiesa dell’Escorial a Madrid.
( Wiki – Santi e Beati )
DOMENICA 11 Agosto – SANTA CHIARA D’ASSISI
È stata la fondatrice dell’Ordine francescano delle Clarisse. Proveniva da una famiglia aristocratica assisana e seguì le orme di Francesco nel difendere “il privilegio della santissima Povertà”. Morì nel 1253 assistita dal papa Innocenzo IV che volle cantare per lei non l’Ufficio dei morti, ma quello festivo delle vergini.
( Basilica di Santa Chiara di Assisi – Monastero di Santa Chiara )
SETTIMANA BIBLICA 2013
Informiamo che la Scuola di Formazione Teologica- Diocesi di Treviso, ha organizzato una SETTIMANA BIBLICA per laici, sacerdoti, religiose/i, dal 5 al 9 AGOSTO presso gli Istituti Filippin di Paderno del Grappa (TV) ( Istituti Filippin ).
Il tema di quest’anno è “Dov’è la vostra fede?” (Le 8,25).
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Seminario Vescovile – P.tta Benedetto XI, 2-31100 TREVISO.
AVVISO
Il Parroco è assente dal 5 al 10 AGOSTO per la settimana ad Assisi con i neo-cresimati. Per eventuali urgenze fare riferimento al Parroco di Visnadello: canonica tel. 0422/928905