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IMPEGNARCI A CRESCERE NELLA FEDE

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VITA DI COMUNITA
n. 1986 – 15 agosto 2022 – Lc 12,49-53
ASSUNZIONE della B.V. MARIA

L’evangelista Luca ci propone, oggi, qualcuna delle tante cose dette da Gesù ai suoi discepoli e alle folle, durante il suo viaggio che lo ha portato a Gerusalemme. Gesù dice: “…Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, ma la divisione”. Parole molto diverse dal solito che sembrano quasi non del Vangelo.

Parole piene di inquietudine che però inquadrano, in forma drammatica, la situazione di quei giorni. Infatti, a Gerusalemme Gesù avrebbe trovato l’ostilità degli scribi e farisei, l’arresto dei soldati romani, la condanna e la morte in croce. Diciamo subito che Gesù è venuto a portare la pace, quella che è frutto di conversione alla verità e di fede in Dio e non certo quella che è solo equilibrio di paure.

Gesù contesta la pace frutto di compromesso: perché è menzogna, contesta la pace frutto di silenzio: perché è disimpegno. Lui è venuto a portare una pace autentica, una pace da costruire ogni giorno, a costo di farsi male, di correre dei rischi. Tutto questo si potrebbe riassumere con una frase dello scrittore Leonardo Sciascia: “Io mi aspetto che i cristiani qualche volta accarezzino il mondo contropelo”.

Poi Gesù dice ancora: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra…”. Il fuoco che si porta come una fiaccola nella notte dietro alla quale camminare. Lui è venuto a portare Dio. E ciò che cerca Gesù, sono discepoli come quelli di Emmaus, dal cuore che brucia. Ciò che rigetta, invece, sono i cristiani senza fuoco come quelli di Laodicea che “non erano né caldi, né freddi”.

La fede, la speranza e la carità non sono semplici convinzioni: o sono espressioni passionali o non sono niente. Proviamo ora a chiederci: e la nostra fede a che punto sta? Sentiamo noi il desiderio di raccontare Gesù, nostra speranza, a chi ci sta accanto? Ci è successo di difenderlo in una discussione? Sentiamo noi la Chiesa carità, come luogo di risposta al Vangelo, come luogo di conversione? Oppure la viviamo come rifugio per giorni tristi, o come un tranquillante per le ansie, o un alibi all’impegno? Non possiamo fermarci alla Prima Comunione! Certo per noi è più comodo cambiare la fede che cambiare la vita e magari per evitare di testimoniare la verità cerchiamo di addomesticare il Vangelo.

Allora, quale il messaggio

E’ arrivato il tempo di impegnarci a crescere nella fede e di mostrare maggiore determinazione e coerenza nel credere in Gesù e nel seguirlo. Ognuno di noi è chiamato a valutare i segni dei tempi alla luce del Vangelo, a cambiare stile di vita e a testimoniare l’appartenenza al cristianesimo. E soprattutto, ognuno di noi è chiamato a capire che la fede ci è stata donata come un fuoco e non possiamo ridurla ad un sonnifero!


ASSUNZIONE della B.V. MARIA

LUNEDI 15 Agosto si celebra la festa della ASSUNZIONE della B.V. MARIA

MARIA è entrata nel progetto di DIO e la Chiesa celebra in questo giorno il compimento del Mistero Pasquale: essendo Maria la “piena di grazia”, senza nessuna ombra di peccato. Dio non ha voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che aveva generato il Signore della vita. Maria assunta in cielo è garanzia che l’uomo si salva tutto: che i corpi risorgeranno.

Le S. MESSE saranno celebrate secondo l’ORARIO FESTIVO:
ore: 9.00 – 10.30 – 18.30.


DOMENICA 14 Agosto si fa memoria di San Massimiliano KOLBE
Il 17 Ottobre 1971 Paolo VI proclamava Beato padre M. Kolbe, vittima del lager nazista. Un giorno da un campo evase un detenuto, e altri dieci per rappresaglia vennero condannati a morte. Padre Kolbe chiese di morire al posto di uno dei dieci, che era padre di famiglia. Morì il 14 Agosto del 1941 alla vigilia dell’Assunta. Il 10 Ottobre 1982 Giovanni Paolo II lo proclamò santo e martire. In quell’occasione in prima fila in Piazza San Pietro era presente l’uomo al quale Massimiliano Kolbe aveva salvato la vita: Francesco Gajowniczek.

GIOVEDI’ 18 Agosto si fa memoria di SANTA ELENA
Elena fu la madre dell’Imperatore Costantino. Quando il figlio divenne Imperatore iniziò una nuova epoca per il Cristianesimo. Lei ebbe un ruolo fondamentale perché testimoniò un grande fervore religioso, compiendo opere di bene e costruendo le celebri basiliche sui luoghi santi e forse contribuì alla conversione del figlio in punto di morte.
Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco dopo la croce del Signore. Il ritrovamento della croce è avvenuto nel 326 e produsse una grande emozione in tutta la cristianità. A queste scoperte seguì la costruzione delle basiliche, una delle quali, sul Monte degli Ulivi, portò il suo nome. Morì verso il 330, in luogo incerto.

Servizio Bar
Cerchiamo persone di buona volontà per un servizio di volontariato al Bar dell’Oratorio, per i pomeriggi feriali. Per informazioni telefonare in parrocchia.

Pulizie Chiesa
Ringraziamo le signore che garantiscono questo servizio ogni giovedì dalle ore 8,30 alle 10,00 ed invitiamo le persone di buona volontà, che hanno un po’ di disponibilità, a collaborare.

5 x MILLE
Quest’anno puoi aiutare l’Oratorio e l’Associazione NOI, donando il 5×1000 della tua dichiarazione dei redditi. Non ti costa nulla, ma per la nostra comunità è prezioso. C.F. 94124530265.

 

ASSUNZIONE DI MARIA

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VITA DI COMUNITA
n. 1934 – 15 agosto 2021 – Lc 1,39-56

Si celebra oggi la solennità di Maria assunta in cielo in corpo e anima, e questo mistero ci obbliga a guardare verso il passato, cioè all’evento della risurrezione del Cristo, ma ci proietta anche verso il nostro futuro. Questa festa è un’occasione unica per recuperare la dimensione dell’interiorità, il senso della profondità, i valori gratuiti.

Il Vangelo racconta che “Maria si mise in viaggio verso la montagna…” l’indomani dell’annuncio dell’angelo che sarebbe diventata madre di Gesù, figlio di Dio e va dalla cugina Elisabetta. Maria aveva poco più di quindici anni e aveva bisogno di capire, voleva raccontare a qualcuno quello che le era accaduto. E comincia da quel viaggio compiuto in fretta, a diventare donna in viaggio. Andava continuamente verso gli altri, Lei era creatura di comunione, nodo di incontri.

Era donna in viaggio da casa a casa. Aveva lasciato la sua casa di Nazaret per andare da Elisabetta, dagli sposi di Cana, a Cafarnao…, quasi la sua casa si fosse dilatata, spalancata e moltiplicato il cerchio del cuore. Maria, era donna in viaggio con gioia, gioia e paura insieme, gioia che all’incontro con Elisabetta si fa abbraccio e poi canto. Perché la gioia, come la pace, come l’amore si vive solo condividendola. Lei rappresenta il modello più fedele della sequela. Nessuno ha seguito l’itinerario del Figlio più da vicino, di quanto l’abbia seguito la Madre. Pertanto è naturale che questa sequela fedele, l’abbia portata a “seguire” il Figlio anche in cielo, senza ritardi.

E oggi, non dobbiamo dimenticare che con la sua Assunzione, Maria ha anticipato quella che sarà la nostra condizione di figli, diventando “promessa” di una realtà che ci riguarda tutti: i nostri corpi, come il suo, sono destinati alla risurrezione e alla gloria. Occorre però rafforzare il primato assoluto dell’uomo. L’uomo come misura di tutto e di dare il senso della santità al nostro corpo, che non va guidato semplicemente dall’istinto, ma va trattato con il rispetto dovuto alle cose sacre.

Allora, quale il messaggio

La festa dell’Assunzione rappresenta la consacrazione della corporeità. Maria, ci ricorda oggi la grandezza ed il rispetto che dobbiamo al nostro corpo. Degradare, violentare, torturare, disprezzare, mercificare, disonorare il corpo significa negargli quella gloria cui è destinato. E ci invita a fare più spazio al silenzio e alla preghiera; di scendere dai piedestalli e di vivere il nostro essere discepoli con fedeltà al servizio degli altri, cominciando magari dalla nostra famiglia. Solo così possiamo diventare ricchi dell’essenziale.


SOLENNITA DI MARIA ASSUNTA IN CIELO

“L’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria
terminato il corso della vita terrena
fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”


 

MERCOLEDI 18 Agosto si fa memoria di SANTA ELENA
Elena nacque a Drepanum (Bitinia) nel III secolo e fu la madre dell’Imperatore Costantino. Quando il figlio divenne Imperatore iniziò una nuova epoca per il Cristianesimo. Lui attribuì la sua vittoria alla protezione di Cristo e fu allora che concesse ai cristiani la libertà di culto. Un ruolo fondamentale lo ebbe la madre, perché testimoniò un grande fervore religioso, compiendo opere di bene e costruendo le celebri basiliche sui luoghi santi e forse contribuì alla conversione del figlio in punto di morte. Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco dopo la croce del Signore. Il ritrovamento della croce è avvenuto nel 326 e produsse una grande emozione in tutta la cristianità. A queste scoperte seguì la costruzione delle basiliche, una delle quali, sul Monte degli Ulivi, portò il suo nome. Morì verso il 330, in luogo incerto.

SABATO 21 Agosto si fa memoria di SAN PIO X
GIUSEPPE SARTO, nato a RIESE (TV) nel 1835 da famiglia contadina, studiò nel Seminario di Padova e fu ordinato prete a 23 anni. Fu cappellano a Tombolo, parroco a Salzano, Vescovo di Mantova, Cardinale e Patriarca di Venezia. Nel conclave del 1903 fu eletto Papa col nome di PIO X. Possiamo dire che fu precursore del Concilio Vaticano II nel rinnovare la vita della Chiesa, particolarmente: per la formazione catechistica, la celebrazione liturgica, l’azione pastorale, missionaria e apostolica. Morì nel 1914 e nel 1959 la sua salma fu portata a Venezia per adempiere una promessa fatta prima di partire per il conclave: “da vivo o da morto ritornerò”. Lo ricordiamo come compatrono della nostra diocesi di Treviso.

Anniversari matrimoniali 2021
DOMENICA 26 Settembre ci sarà, come gli anni scorsi, la festa comunitaria degli ANNIVERSARI DI MATRIMONIO 25° – 50° – 55° – 60°. Per informazioni rivolgersi in parrocchia.

SERVIZIO BAR
Informiamo che il Bar dell’Oratorio è aperto il SABATO POMERIGGIO e la DOMENICA MATTINA.

Pulizie Chiesa
Ringraziamo le signore che garantiscono questo servizio ogni giovedì dalle ore 8,30 alle 10,00 ed invitiamo le persone di buona volontà, che hanno un po’ di disponibilità, a collaborare. Per informazioni telefonare in parrocchia.

5 x MILLE
Quest’anno puoi aiutare l’Oratorio e l’Associazione NOI, donando il 5×1000 della tua dichiarazione dei redditi.
Non ti costa nulla, ma per la nostra comunità è prezioso. C.F. 94124530265.

ABBANDONIAMOCI CON FEDE ALLA BONTA DI DIO

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VITA DI COMUNITA
n. 1882 – 16 agosto 2020 – Mt 15,21-28

Nel brano del Vangelo, di oggi, troviamo Gesù che sconfina tra i pagani, cioè, supera i confini ufficiali di Israele. Ed è qui che incontra una povera donna che ha la figlia malata. E’ una donna cananea che non si lascia scoraggiare dall’atteggiamento distaccato di Gesù, ma è decisa ad ottenere il miracolo per sua figlia. Lei vuole la pietà e la compassione di Gesù e grida il suo dolore.

“Esaudiscila, vedi che ci grida dietro” dicono i discepoli a Gesù. Il loro intervento, però, più che dalla compassione è determinato dal desiderio di essere lasciati in pace.  Ma Gesù non le rivolse neppure una parola e a quel silenzio la donna, rispose prostrandosi ai suoi piedi dicendo: “Signore, aiutami!”.

Perché Gesù si è comportato così, proviamo a chiedercelo. Che fosse diventato razzista visto che a quel tempo gli ebrei guardavano dall’alto al basso tutti gli altri e i pagani li chiamavano “cani infedeli”? Niente di tutto questo! Gesù, con questo Vangelo, ha voluto dare ai suoi Apostoli e a noi oggi, una lezione su come far crescere le persone. Infatti, dopo la richiesta di aiuto della donna, Gesù ruppe il silenzio e la provocò dicendo: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini!”

Ma lei non si arrese e la sua preghiera divenne sempre più umile e fiduciosa: “E’ vero, Signore, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”.  La fede di quella donna è stata incrollabile e si è abbandonata alla bontà di Dio.

Pur riconoscendo la priorità del diritto di Israele, il privilegio del Popolo dell’Alleanza, lei ha rivendicato una parte (almeno una briciola) della grazia che Dio accorda gratuitamente a tutti. Ed è allora che Gesù si arrese: “Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri”, come a dire “Donna, sia fatta la tua volontà!” E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Questa è la dimostrazione di cos’è la preghiera, oltre che la fede. Il silenzio di Dio era per verificare i sentimenti dell’uomo e creare le giuste disposizioni del cuore.

Allora, quale il messaggio?

La preghiera della donna cananea è stata umile e audace, discreta eppure decisa, senza rivendicare nulla, ma sperando tutto. Nel mondo, sono molte le persone che come questa donna chiedono qualche briciola di condivisione, di carità, di fratellanza. E oggi, il Signore ci chiede di metterci dalla Sua parte e di cominciare a distribuire, magari partendo dalla nostra famiglia, “briciole” di amore, di comprensione, di bontà, briciole di ascolto, di pace. E chissà che la nostra testimonianza non diventi per il fratello non credente stimolo alla riflessione e all’accoglienza del Signore.


ASSUNZIONE B.V. MARIA

SABATO 15 Agosto si celebra la festa della ASSUNZIONE della B.V. MARIA MARIA, è entrata nel progetto di DIO
e la Chiesa celebra in questo giorno il compimento del Mistero Pasquale:
essendo Maria la “piena di grazia”, senza nessuna ombra di peccato, Dio non ha voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che aveva generato il Signore della vita.
Maria assunta in cielo è garanzia che l’uomo si salva tutto: che i corpi risorgeranno.

Le S. MESSE saranno celebrate secondo l’ORARIO FESTIVO: ore: 9.00 – 10.30 – 18.30.
Ricordiamo che: VENERDI 14 agosto la S. MESSA sarà alle ore 18.30 e sarà prefestiva.


MARTEDI 18 agosto – SANTA ELENA IMPERATRICE
Elena nacque a Drepanum (Bitinia) nel III secolo e fu la madre dell’Imperatore Costantino. Quando il figlio divenne Imperatore iniziò una nuova epoca per il Cristianesimo. Lui attribuì la sua vittoria alla protezione di Cristo e fu allora che concesse ai cristiani la libertà di culto. Un ruolo fondamentale lo ebbe la madre, perché testimoniò un grande fervore religioso, compiendo opere di bene e costruendo le celebri basiliche sui luoghi santi e forse contribuì alla conversione del figlio in punto di morte. Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco dopo la croce del Signore. Il ritrovamento della croce è avvenuto nel 326 e produsse una grande emozione in tutta la cristianità. A queste scoperte seguì la costruzione delle basiliche, una delle quali, sul Monte degli Ulivi, portò il suo nome. Morì verso il 330, in luogo incerto. ( Santi e Beati )

VENERDI 21 agosto – SAN PIO X
GIUSEPPE SARTO, nato a RIESE (TV) nel 1835 da famiglia contadina, studiò nel Seminario di Padova e fu ordinato prete a 23 anni. Fu cappellano a Tombolo, parroco a Salzano, Vescovo di Mantova, Cardinale e Patriarca di Venezia. Nel conclave del 1903 fu eletto Papa col nome di PIO X. Possiamo dire che fu precursore del Concilio Vaticano II nel rinnovare la vita della Chiesa, particolarmente: per la formazione catechistica, la celebrazione liturgica, l’azione pastorale, missionaria e apostolica. Morì nel 1914 e nel 1959 la sua salma fu portata a Venezia per adempiere una promessa fatta prima di partire per il conclave: “da vivo o da morto ritornerò”. Lo ricordiamo come compatrono della nostra diocesi di Treviso. ( Santi e Beati )

SABATO 22 Agosto si fa memoria della BEATA VERGINE MARIA REGINA
La memoria odierna di MARIA REGINA istituita da PIO XII il 31 Maggio 1955, è stata trasferita nel giorno ottavo dell’Assunta per sottolineare il legame della regalità della Vergine con la sua glorificazione corporea, come afferma la costituzione conciliare “Lumen Gentium”: “Maria fu assunta alla celeste gloria e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al suo Figlio”.

C P A E
MERCOLEDI 19 agosto, alle ore 20.30, si riunisce in Canonica il Consiglio Economico per valutare la situazione economica della Parrocchia.

SCUOLA MATERNA “B. Pizzolato”
Informiamo i genitori che la nostra programmazione prevede l’apertura il giorno 01 Settembre 2020, salvo disposizioni diverse del Governo che saranno prontamente comunicate.

Anniversari matrimoniali 2020
DOMENICA 20 settembre ci sarà, come gli anni scorsi, la festa comunitaria degli ANNIVERSARI DI MATRIMONIO 25° – 50° – 55° – 60°. Per informazioni rivolgersi in parrocchia.

IL VANGELO NON SI PUO ADDOMESTICARE

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VITA DI COMUNITA – n. 1518 – 18 agosto 2013
(Lc 12,49-53 : leggi )

L’evangelista Luca ci propone, oggi, qualcuna delle tante cose dette da Gesù ai suoi discepoli e alle folle durante il suo lungo viaggio che dalla Galilea lo ha portato a Gerusalemme.

Gesù dice: “Sono venuto a portare il fuoco… Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, ma la divisione”. Parole molto diverse dal solito che sembrano quasi uscire da un’altra bocca, da un altro libro, non dal Vangelo. Parole piene di inquietudine e apprensione che però inquadrano, in forma drammatica, la situazione di quei giorni.

Infatti, a Gerusalemme Gesù avrebbe trovato l’ostilità degli scribi e farisei, l’arresto dei soldati romani, la condanna e la morte in croce. Diciamo subito che Gesù è venuto a portare la pace, ma quella buona, quella che è frutto di conversione alla verità e di fede in Dio e non certo quella che è solo equilibrio di paure. Non quella pace che viene dal nostro tentativo di servire due padroni, Dio e gli idoli, perché quella non è una buona pace. Gesù contesta la pace frutto di compromesso: perché è menzogna. Contesta la pace frutto di silenzio: perché è disimpegno.

Lui non è venuto a portare una pace “a poco prezzo” da svendita di fine stagione, ma una pace costosa, una pace autentica, una pace da costruire ogni giorno, a costo di farsi male, di correre dei rischi… Possiamo riassumere tutto questo con una frase efficace dello scrittore Leonardo Sciascia: “Io mi aspetto che i cristiani qualche volta accarezzino il mondo contropelo”.

Gesù dice, poi, sono venuto a portare il fuoco. Il fuoco che si porta come una fiaccola nella notte dietro alla quale camminare. Lui è venuto a portare Dio. E ciò che cerca Gesù sono discepoli come quelli di Emmaus, dal cuore che brucia. Ciò che rigetta, invece, sono i cristiani senza fuoco come quelli di Laodicea che “non erano né caldi, né freddi”.

Proviamo ora a chiederci: la nostra fede a che punto sta? Sentiamo noi il desiderio di raccontare Gesù, nostra speranza, a chi ci sta accanto? Ci è successo di difenderlo in una discussione? Sentiamo noi la Chiesa carità, come luogo di risposta al Vangelo, come luogo di conversione? Oppure la viviamo come rifugio per giorni tristi, o un tranquillante per le ansie, o un alibi all’impegno?

Spesso, invece, noi viviamo una fede che passa dalla Chiesa alla discoteca, dall’ascolto della Parola di Dio all’ascolto della bestemmia e della volgarità, dalla lettura del Vangelo allo spettacolo pornografico. Viviamo una fede che vuole il matrimonio con fiori e vestito bianco, anche quando sappiamo che tutto è stato precedentemente tradito. E magari, per evitare la verità, cerchiamo di addomesticare il Vangelo.

Allora, quale il messaggio?

E’ arrivato il tempo di mostrare maggiore determinazione e coerenza nel credere in Gesù e nel seguirlo. Ognuno di noi è chiamato a giudicare il tempo in cui vive, a discernere i segni dei tempi alla luce del Vangelo, a cambiare stile di vita, a testimoniare l’appartenenza al cristianesimo e a crescere nella fede. Non possiamo fermarci alla Prima Comunione! Ma soprattutto, ognuno di noi è chiamato a capire che la fede ci è stata donata come un fuoco e non possiamo ridurla ad un sonnifero!


DOMENICA 18 agosto – SANTA ELENA
Elena nacque a Drepanum (Bitinia) nel III secolo e fu la madre dell’Imperatore Costantino. Quando il figlio divenne Imperatore iniziò una nuova epoca per il Cristianesimo. Lui attribuì la sua vittoria alla protezione di Cristo e fu allora che concesse ai cristiani la libertà di culto. Un ruolo fondamentale lo ebbe la madre, perché testimoniò un grande fervore religioso, compiendo opere di bene e costruendo le celebri basiliche sui luoghi santi e forse contribuì alla conversione del figlio in punto di morte. Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco dopo la croce del Signore. Il ritrovamento della croce è avvenuto nel 326 e produsse una grande emozione in tutta la cristianità. A queste scoperte seguì la costruzione delle basiliche, una delle quali, sul Monte degli Ulivi, portò il suo nome. Mori verso il 330, in luogo incerto. ( Wiki )


MERCOLEDI 21 agosto – SAN PIO X
GIUSEPPE SARTO, nato a RIESE (TV) nel 1835 da famiglia contadina, studiò nel Seminario di Padova e fu ordinato prete a 23 anni. Fu cappellano a Tombolo, parroco a Salzano, Vescovo di Mantova, Cardinale e Patriarca di Venezia. Nel conclave del 1903 fu eletto Papa col nome di PIO X. Possiamo dire che fu precursore del Concilio Vaticano II nel rinnovare la vita della Chiesa, particolarmente per la formazione catechistica, la celebrazione liturgica, l’azione pastorale, missionaria e apostolica. Morì nel 1914 e nel 1959 la sua salma fu portata a Venezia per adempiere una promessa fatta prima di partire per il conclave: “da vivo o da morto ritornerò”. Lo ricordiamo come compatrono della nostra diocesi di Treviso. ( WikiSanti e Beati )


GIOVEDI 22 agosto – BEATA VERGINE MARIA REGINA
La memoria odierna di MARIA REGINA, istituita da PIO XII il 31 maggio 1955, è stata trasferita nel giorno ottavo dell’Assunta per sottolineare il legame della regalità della Vergine con la sua glorificazione corporea, come afferma la costituzione conciliare “Lumen Gentium”: “Maria fu assunta alla celeste gloria e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al suo Figlio”.
( WikiSanti e Beati )

 


SABATO 24 agosto – SAN BARTOLOMEO APOSTOLO
BARTOLOMEO, di Cana di Galilea, menzionato dai Vangeli nel gruppo dei DODICI, viene identificato con NATANAELE, amico dell’apostolo Filippo, del quale il Signore disse: “Ecco un vero israelita nel quale non c’è inganno”. Alle parole del Maestro rispose con la professione messianica: “Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!” (Gv 1,43,51). Le sue spoglie sono venerate nella chiesa costruita nell’isola Tiberina a Roma. San BARTOLOMEO è invocato come protettore dei malati. ( Wiki )

 

 


E’ più importante riempire bene i giorni della propria vita
che mettersi a contarli!