Santo del giorno
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Chiesa - interno - Deposizione di Alessandro Pomi - olio su tela (1948) Predicazione, Trento Longaretti, vetrata istoriata 1996 5 L’apparizione di Mamre, icona rumena, 1996

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IMPARIAMO A RISCOPRIRE QUESTO GRANDE DONO

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VITA DI COMUNITA
CORPUS DOMINI
n. 1873 – 14 giugno 2020 – Gv 6,51-58

Oggi è la festa del CORPUS DOMINI e cioè del “Santissimo Corpo e Sangue di Cristo”. Questa solennità ci ricorda che Gesù ha scelto di stare in mezzo a noi in maniera concreta, visibile e tangibile. Dove una comunità si raduna e prega insieme al proprio pastore, per la potenza dello Spirito, il Signore si fa cibo. Che ci crediamo o no, il Signore si dona, si offre, si fa pane spezzato per la nostra vita.

“Chi mangia questo pane vivrà in eterno” è quanto ha detto Gesù. Questo dono inaudito della presenza di Dio è spesso ignorata dalle nostre comunità, perché travolti dall’abitudine. Oggi, non conosciamo più la fame del pane. Conosciamo un’altra fame, quella che si accompagna non con la miseria, ma con la sovrabbondanza. Possediamo tante cose, ma vorremmo averne sempre di più. E’ la fame del desiderio che colpisce la nostra società di oggi. Gesù ha detto ancora: “Io sono il Pane vivo”. Lui è venuto a saziare la nostra fame di infinito. Lui è un Pane che ci trasmette la vita stessa di Dio, un Pane che ci trasforma e che ci trasfigura. Un Pane che va condiviso con i fratelli; un Pane che genera un nuovo legame tenace e profondo di solidarietà.

Gesù ci attende nell’Eucaristia, un mistero così luminoso che ci aiuta a capire il senso della nostra vita, di uomini incamminati verso Dio. Un mistero che ci incoraggia a vivere con gli altri e per gli altri, nella nostra famiglia e nella società da fratelli salvati da Cristo. Questa solennità del Corpus Domini, ci invita ad avere il coraggio di fermarci e di fare il punto della nostra fede, per capire se stiamo realizzando il grande sogno di Dio.
Dobbiamo chiederci: “Della Messa che ne abbiamo fatto?” “Ci serve solo per identificarci di essere cristiani “buoni”? E’ l’unica cosa che caratterizza la nostra fede?”. Ci sono ancora troppi cristiani che si definiscono “credenti e non praticanti”, come se qualcuno potesse dire: “Sono innamorato non praticante della mia ragazza”.  Se così fosse, dovremmo batterci il petto, una volta tanto, perché questo vuol dire che abbiamo banalizzato l’immenso dono di Dio: la Sua presenza.

Allora, quale il messaggio?

Riappropriamoci del grande dono dell’Eucaristia che è la prova tangibile della possibilità di realizzare il sogno di Dio. A questo immenso dono non facciamogli perdere il suo sapore inconfondibile di Pane! Partecipiamo all’Eucaristia e mettiamoci in gioco con un atteggiamento di accoglienza e di fede. Lasciamo cadere i nostri egoismi, i nostri individualismi, abbiamo tutti bisogno di riscoprire la misericordia di Dio e la sua grande tenerezza. E ai genitori ricordiamo di non trascurare la crescita dei valori spirituali dei loro figli, che sono fondamentali nella vita.


CORPUS DOMINI

Oggi, solennità del CORPUS DOMINI, preghiamo per le persone
che abbiamo salutato senza celebrare l’Eucaristia.

 


Venerdi 19 giugno 2020 si fa memoria del SACRO CUORE DI GESU’.

Sabato 20 giugno ricordiamo il SACRO CUORE DI MARIA.

San Luigi Gonzaga

San LUIGI GONZAGA – domenica 21 giugno
Luigi rinunciando alla vita di corte in uno degli ambienti più fastosi della sua epoca (lui era un giovane marchese nativo di Castiglione delle Stiviere –Mantova- figlio di Ferrante) scelse la via della vita religiosa come gesuita.
Fu esemplare per lo spirito di sacrificio e sigillò la sua breve esistenza al servizio dei malati di peste. Morì da vero “martire di carità” a Roma il 21 giugno 1591 all’età di 23 anni. Giovanni Paolo II di lui disse nel giugno 1991: “Il Padre misericordioso ha concesso a Luigi d’immolare la sua giovinezza in un servizio eroico di carità fraterna”. ( Santi e Beati )

Catechiste per Prima Comunione
Mercoledi 17 giugno 2020 sono invitate in Canonica, alle ore 20.30, le catechiste che hanno fatto la QUARTA elementare, per prendere accordi per la Prima Comunione. Data l’importanza vi preghiamo di non mancare.

5 x mille 
Quest’anno puoi aiutare l’Oratorio e l’Associazione NOI, donando il 5×1000 della tua dichiarazione dei redditi. Non ti costa nulla, ma per la nostra comunità è prezioso. C.F. 94124530265.

CI E’ STATO CONSEGNATO UN GRANDE DONO

CORPUS DOMINI

Si celebra oggi, la festa del Corpus Domini e il cristiano “fa memoria” non di una definizione astratta di Dio ma di un fatto: l’Eucaristia. Cristo si fa pane sulla nostra mensa, si dona come cibo per la nostra fame, si offre come forza per il nostro viaggio.
Questo dono della presenza di Dio, questa possibilità concreta, reale, di “nutrirci” spiritualmente del Suo corpo (“Chi mangia di me vivrà per me!”), sono spesso ignorati dalle nostre comunità perché, travolti dall’abitudine, non riescono ad aprirsi allo stupore della Sua presenza. Oggi la nostra società non conosce più la fame del pane, ma conosce la fame del desiderio, del possedere, dell’avere sempre di più.
Gesù ha detto: “Io sono il Pane vivo”. Lui è venuto a saziare la nostra fame di infinito. Lui è un Pane che ci trasmette la vita stessa di Dio e che ci spalanca le dimensioni di una vita, eterna. Un Pane che ci trasforma e che ci trasfigura, che va condiviso con i fratelli; un Pane che genera un nuovo legame tenace e profondo di solidarietà.
L’Eucaristia è un dono e tendere le mani verso quel Pane, significa riconoscerci deboli, malati, bisognosi. Accostarci al banchetto eucaristico equivale ad andare a ricevere l’abbraccio della misericordia del Signore e venire accolti perché ci siamo riconosciuti “impresentabili”. E si ricomincia cosi a camminare, grazie alla memoria di quell’abbraccio che ci rinnova e si rinnova quotidianamente. L’Eucaristia è un coinvolgimento totale della persona, è un “grazie sussurrato in mezzo alle sofferenze, alle contraddizioni di ogni giorno e che si traduce con un “darsi da fare”.
E oggi, solennità del Corpus Domini, dobbiamo avere anche il coraggio di fermarci e di fare il punto della nostra fede, per capire se stiamo realizzando il grande sogno di Dio. Dobbiamo chiederci: “Della Messa che ne abbiamo fatto?”, “Ci serve solo per identificarci di essere cristiani “buoni”? E’ l’unica cosa che caratterizza la nostra fede?”.
Ci sono ancora troppi cristiani che si definiscono “credenti e non praticanti”, come se qualcuno potesse dire: “Sono innamorato non praticante della mia ragazza”. Se così fosse dovremmo batterci il petto, una volta tanto, perché questo vuol dire che abbiamo banalizzato l’immenso dono di Dio: la Sua presenza.

Allora, quale il messaggio?

L’Eucaristia è la prova tangibile della possibilità di realizzare il sogno di Dio. Riappropriamoci di questo grande dono partecipiamo all’Eucaristia, solo così possiamo diventare capaci di perdono, di solidarietà, di rispetto, di tolleranza, di accettazione della diversità, di fedeltà. E questo lo si riconosce non dalle mani giunte o dai calli alle ginocchia, ma dalle maniche rimboccate, dal cuore dilatato reso sensibile dalla caduta del nostro egoismo, dell’individualismo e dall’impegno concreto a favore della comunione tra gli uomini. Tutti abbiamo bisogno di riscoprire la misericordia di Dio e la sua grande tenerezza. E visto che stanno per arrivare le vacanze, ricordiamo ai genitori di non trascurare, in questo periodo, la crescita dei valori spirituali dei loro figli, che sono fondamentali nella vita.


Anche voi conoscete senz’altro una persona anziana
che
avrebbe bisogno di un po’ di aiuto
o di qualcuno
che la ascolti.
Abbiate il coraggio di andare farle visita!


 MERCOLEDI 21 giugno – San LUIGI GONZAGA

Luigi rinunciando alla vita di corte in uno degli ambienti più fastosi della sua epoca (lui era un giovane marchese nativo di Castiglione delle Stiviere -Mantova- figlio di Ferrante), scelse la via della vita religiosa come gesuita. Fu esemplare per lo spirito di sacrificio e sigillò la sua breve esistenza al servizio dei malati di peste. Morì da vero “martire di carità” a Roma il 21 Giugno 1591 all’età di 23 anni.
Giovanni Paolo II di lui disse nel Giugno 1991: “Il Padre misericordioso ha concesso a Luigi d’immolare la sua giovinezza in un servizio eroico di carità fraterna”.

VENERDI 23 giugno – Ssolennità SACRATISSIMO CUORE DI GESU

Il Sacro Cuore di Gesù è il cuore di Gesù a cui i cristiani della Chiesa cattolica rendono culto. Al cuore di Gesù la Chiesa Cattolica rende culto adorazione intendendo onorare l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il suo cuore. Per tali ragioni, esso è rappresentato incoronato di spine, sovrastato dalla croce e ferito dalla lancia in eterna memoria del più alto gesto d’amore: il sacrificio di Cristo per la salvezza dell’uomo; è infine circondato dalle fiamme in riferimento all’ardore misericordioso che Cristo prova per i peccatori.

SABATO 24 giugno – Natività di San GIOVANNI BATTISTA

Fu un grande profeta e precursore del Cristo con la parola e con la vita. E’ l’unico Santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra anche la nascita.

GREST  2017

LUNEDI 19 giugno inizia il GREST 2017. La durata sarà di cinque settimane: dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00.
Ringraziamo vivamente coloro che si stanno impegnando per questa esperienza.

SUPER SUMMER – Attività estive per i bambini della Scuola Materna

L’attività estiva si svolgerà a LOVADINA dal 3 Luglio al 28 Luglio 2017 dalle ore 7.30 alle ore 18.00 con flessibilità su orari e settimane di frequenza. Per informazioni chiedere in parrocchia.

CAMPO ESTIVO TERZA MEDIA

Si invitano i ragazzi di Terza Media che intendono partecipare al Campo Estivo di Agosto di affrettarsi con l’iscrizione.

TREVISANI NEL MONDO

DOMENICA 25 giugno, alla S. Messa delle ore 10.30, saranno presenti i sodali della Trevisani nel Mondo che celebrano la loro giornata.

5 x MILLE

Quest’anno puoi aiutare l’Oratorio e l’Associazione NOI, donando il 5×1000 della tua dichiarazione dei redditi. Non ti costa nulla, ma per la nostra comunità è prezioso. C.F. 94124530265.

Fondo di Solidarietà

Ricordiamo che è attivo il “Fondo di Solidarietà Parrocchiale” costituito per finanziare la manutenzione, il restauro e la ristrutturazione dei fabbricati parrocchiali. Tali somme, opportunamente registrate come PRESTITO in un libretto personale, saranno poi restituite alla fine dell’anno.