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LA SETTIMANA SANTA FISSA UN APPUNTAMENTO
VITA DI COMUNITA
n. 1968 – 10 aprile 2022 – Lc 22,14-23,56
Domenica delle Palme
Inizia, oggi, la Settimana Santa, dalle Palme alla Risurrezione di Gesù. Rivisiteremo la storia di un amore infinito, quello di Gesù che dona la sua vita per noi e approfondiremo il senso del nostro essere cristiani.
Prima però di rivivere la storia di un grande amore, proviamo a chiederci se in questi quaranta giorni, siamo riusciti a prepararci come avremmo voluto. Oppure, se ancora una volta la nostra vita frenetica fatta di appuntamenti, di stanchezza e abitudine ci è rotolata addosso. Se così fosse, abbiamo ancora un’opportunità: accettare l’appuntamento che ci ha fissato la Settimana Santa, senza rimpiangere un tempo e una volontà che ci avrebbero permesso di fare una preparazione migliore: qui e ora dobbiamo vivere un modo diverso di credere.
Il Vangelo di oggi, ci narra l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, destinato ben presto a scomparire, la cena consumata con i discepoli e la lunga notte di solitudine ed angoscia al Getsemani, la croce drammatica che inchioda ogni speranza e la travolge e la notte di attesa mentre Dio riposa nel sepolcro. Non erano bastate le parole e i miracoli, le parabole sul vero volto di Dio, di un Dio reso accessibile. Niente! L’uomo ha continuato a conservare un cuore duro ed ancora oggi è difficile capirne le ragioni. Anzi, ci è voluto un ultimo drammatico gesto, un segno inequivocabile: la croce. La croce che è e resterà l’unità di misura e segno di contraddizione che Dio ha usato per manifestare il suo amore infinito.
Ma c’è una croce anche per noi e il cristiano lo si dovrà riconoscere proprio da questo: da come porta la croce insieme al Cristo, da come Lo riconosce pubblicamente, da come condivide i suoi gesti, la sua debolezza disarmata, la sua umiltà! Gesù: “Ha spogliato se stesso, assumendo la condizione di servo….” e chiederà quindi, anche a noi fedeltà quando ci sarà vuoto intorno, ci inviterà a credere a sperare ed esigerà da noi l’amore quando apparirà inutile e sprecato. E se la croce spesso è sofferenza, solitudine, umiliazione, è amore quando diventa segno di “una vita data”, offerta e spesa per gli altri.
Allora, quale il messaggio
Dopo aver riascoltato la storia d’amore di Gesù per noi, possa un raggio di luce entrare nei nostri cuori, trasformarli e prepararli alla Pasqua, perché sono questi i giorni in cui l’uomo nasce dal cuore trafitto del Suo creatore. Le braccia di Gesù distese e inchiodate dicono: abbraccio e accoglienza. Liberandosi dai compromessi, dalle indecisioni, dagli egoismi. E se oggi abbiamo accettato l’appuntamento per la Settimana Santa è per dire al Signore che niente è stato inutile e se la nostra paura pregherà: “Ricordati di me”, Lui con amore ci risponderà sempre: “Sarai con me”.
DOMENICA DELLE PALME
“Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània,
presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte;
entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui.
E se qualcuno vi domanda: «Perché lo slegate?», risponderete così: «Il Signore ne ha bisogno».
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro:
«Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù, e gettati
i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.
SETTIMANA SANTA 2022
LUNEDI 11 – MARTEDI 12 – MERCOLEDI 13 aprile
“In questi tre giorni i cristiani sono invitati a prepararsi alla celebrazione pasquale attraverso: la preghiera di adorazione, l’ascolto della Parola di Dio, la confessione”
Ore 8.30 Lodi – S. Messa – Esposizione
Ore 18.30 Vespri – Benedizione e Reposizione (non sarà celebrata la S. Messa)
CONFESSIONI: dalle 15.00 alle 18.00
CONFESSIONI Comunitarie:
Lunedi alle 20.00 a Spresiano – con particolare invito ai giovani e ai giovanissimi, Scout, AC e a quanti vogliono aggiungersi.
Martedi alle 20.00 a Visnadello
Mercoledi alle 20.00 a Lovadina
In questi tre giorni la Chiesa resterà chiusa dalle 12.00 alle 15.00.
GIOVEDI SANTO 14 aprile
“É il giorno in cui si ricorda il grande dono che Gesù fa di se stesso con l’Eucaristia – mistero del corpo donato e sangue versato per tutti”.
Ore 20.00 S. Messa in memoria della Cena del Signore (saranno presenti i ragazzi di Terza Media)
Seguirà veglia di adorazione presso la tenda della Reposizione con preghiera animata dall’A.C.
CONFESSIONI: dalle 15.00 alle 17.00.
VENERDI SANTO 15 aprile
“É il primo giorno del Triduo pasquale, concentrato tutto nella memoria storica dei fatti della Passione.”
Giorno di digiuno e astinenza
Ore 8.30 Lodi e Ufficio delle Letture
Ore 15.00 Via Crucis – saranno presenti i bambini della Prima Comunione
Ore 20.30 Rievocazione della Passione del Signore (non ci sarà la processione)
CONFESSIONI: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
SABATO SANTO 16 aprile
“Il Sabato Santo è un giorno vuoto di Eucaristia. É un giorno di silenzio e di attesa perché in noi crescano degli atteggiamenti spirituali precisi (silenzio interiore, ascolto, riflessione, preghiera)”
Ore 8.30 Lodi e Ufficio delle Letture
Ore 21.00 VEGLIA PASQUALE nella notte Santa
“É il vertice dell’anno liturgico, il momento culminante del Triduo pasquale. Si fa memoria della Risurrezione”.
CONFESSIONI: (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00)
DOMENICA di PASQUA 17 aprile
Sante MESSE ore 9.00 – 10.30 – 18.30
LUNEDI dell’ANGELO 18 aprile
S. MESSA ore 10.00
NON SIAMO DEI GIUSTI MA DEI PERDONATI
VITA DI COMUNITA
n. 1967 – 3 aprile 2022 – Gv 8,1-11
Quinta Domenica di Quaresima
Domenica scorsa abbiamo meditato sull’immagine di Dio nella sconcertante parabola del padre prodigo, un Padre pieno di ogni tenerezza e la liturgia di oggi, per ribadire il concetto della bontà di Dio, spinge il piede sull’acceleratore con una pagina di Giovanni.
L’evangelista ci narra che una donna, colta in flagrante adulterio, venne portata davanti a Gesù, che stava insegnando alla gente, per essere giudicata e punita per aver trasgredito la legge di Dio. Una trappola tesa a Gesù dai farisei benpensanti. La legge era chiara: l’adulterio era un male terribile, che doveva essere punito con la morte. E una morte esemplare: la lapidazione.
Se Gesù giudicherà la donna, emetterà una sentenza si morte che sarà in contrasto: sia con la sua predicazione caratterizzata dall’annuncio di perdono, sia con l’immagine del padre che scruta l’orizzonte aspettando il figlio. Se invece Lui si discosterà dalla legge, sarà giudicato blasfemo e attirerà su di sé la riprovazione di tutti.
Gesù, però, non risponde subito alle loro domande ma poi accetta quella richiesta di giustizia e lancia loro una sfida: “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei”. Questa sua affermazione coglie tutti di sorpresa e intanto introduce una variante rivoluzionaria: se prima i testimoni dovevano dare inizio all’esecuzione, ora con Gesù i primi non dovevano essere quelli che avevano visto, ma coloro che potevano dirsi senza peccato.
Anche la società di oggi, sta dando il peggio di sé: la comprensione ha ceduto il passo al pettegolezzo, la notizia allo scandalo. L’infedeltà è diventata la regola e non l’eccezione. Siamo sempre indulgenti a giustificare noi stessi ma impietosi nel giudicare i comportamenti degli altri.
Gesù ha obbligato i giudici a giudicare se stessi, li ha messi di fronte alla propria coscienza e non sono caduti solo i sassi dalle loro mani, ma sono cadute anche le maschere e l’indice accusatore. Erano arrivati come “giusti”, se ne sono andati con la patente di peccatori. “Va e d’ora in poi non peccare più…” ha detto, poi, Gesù alla peccatrice e questo è l’invito che rivolge anche a tutti noi che siamo Chiesa. Una Chiesa fatta di perdonati, non di giusti. Fatta di persone che devono imparare a perdonare perché perdonate, a non giudicare, che devono guardare avanti e che devono indicare una strada, non un tribunale.
Allora, quale il messaggio
Riflettiamo ora sul comportamento di Gesù. Lui non giudica né condanna, ma ci chiede di alzare lo sguardo per andare oltre e di guardare col cuore la fragilità dell’altro per scoprirvi, riflessa la propria. Ci invita a non lanciare pietre di indifferenza, di pregiudizi, di diffidenza, ma di avere sempre uno sguardo che si apri all’accoglienza, alla simpatia, alla cordialità, alla discrezione, al rispetto. E soprattutto, ci chiede di diventare speranza per l’uomo contemporaneo che cerca, ferito dalla vita, una strada diversa, come fece la povera donna adultera.
QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA
“Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.
Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell’interrogarlo,
alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».”
VIVERE LA QUARESIMA
Ricordiamo alcuni momenti di PREGHIERA, RIFLESSIONE e CONDIVISIONE proposti in questo periodo quaresimale:
Ogni giorno
- Santa Messa al mattino: alle ore 8.30, nei giorni di Lunedì e Mercoledì.
- Santa Messa alla sera: alle ore 18.00, nei giorni di Martedì e Giovedì.
Via Crucis
VENERDI alle ore 15.00: è un’occasione per meditare sulla PASSIONE e MORTE di GESU.
Seguirà la celebrazione della S. MESSA.
(in questo giorno NON verrà celebrata la S. Messa delle ore 8.30.)
Adorazione
Ogni GIOVEDI a partire dalle ore 20.30, nella cappellina della Sacra Famiglia in Canonica, Adorazione Eucaristica notturna.
Lodi
Ogni SABATO alle ore 8.30 nella stessa cappellina si recitano le Lodi e si ascolta il Vangelo della domenica.
Carita
Raccolta di offerte un UN PANE PER AMORE DI DIO e per l’UCRAINA.
CONFESSIONI
Si ricorda che il Parroco è sempre a disposizione per le confessioni ogni SABATO dalle ore 15,00 alle 17,30.
ASTINENZA
- deve essere osservata in tutti e singoli VENERDI’ di Quaresima e proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande particolarmente ricercati e costosi;
- sono tenuti tutti coloro che hanno compiuto il 14° anno di età, fino ai 60 anni.
Avviso – ramaglie degli ulivi potati
Vi chiediamo di portare in canonica, tutte le ramaglie degli ulivi potati.
I rami di ulivo saranno benedetti nella DOMENICA delle PALME.
Domenica delle Palme
DOMENICA 10 APRILE inizia la Settimana Santa con la benedizione dell’ulivo.
La celebrazione sarà così organizzata:
- alle ore 9,00 ci troveremo nel cortile della canonica, dove ognuno potrà prendersi un ramo di ulivo;
- dopo la benedizione, ci recheremo in chiesa per la S. Messa;
- resteranno a disposizione i rami d’ulivo, davanti la chiesa, per tutto il giorno;
- in chiesa non è più imposta la distanza di sicurezza, solo si dovrà tenere la mascherina.
Visita agli anziani e malati
In vista della Pasqua, se qualcuno desidera la visita del Parroco, telefonare in parrocchia.
Asc0lto della Parola
MARTEDI 5 aprile alle ore 20,45, PREGHIERA promossa dall’ Azione Cattolica, nella cappellina della canonica
Genitori dei cresimandi
VENERDI 8 aprile alle ore 20,45, in chiesa, incontro con i genitori dei Cresimandi per valutare l’ultimo tratto di catechismo e la celebrazione della CRESIMA del Primo Maggio.
San Vincenzo
SABATO 9 aprile, dalle ore 10,00 alle 12,00, riprende l’attività del Centro di Ascolto della San Vincenzo in Oratorio.
Contributo straordinario
Dal primo gennaio 2022 sono scattati gli aumenti delle utenze di circa quasi il doppio. Si chiede la solidarietà di tutti: un piccolo aumento delle offerte alle SS. Messe.
LA NOSTRA RISPOSTA LA DOBBIAMO DARE ORA
VITA DI COMUNITA
n. 1914 – 28 marzo 2021 – Mc 14,1-15,47
Domenica delle Palme
In questo periodo di Quaresima abbiamo seguito Gesù, cercando di convertire il nostro cuore. Forse un pensiero di un Messia trionfante, di un Messia con il quale contrattare qualche favore lo abbiamo fatto, per poi conoscere il Gesù mite che ci ha parlato dell’immensa bellezza di un Padre che sa di che cosa hanno bisogno i suoi figli e che l’unico Suo desiderio è la loro salvezza.
Oggi inizia la “Settimana Santa”: Dio si prepara a salire sulla croce e a morire per noi. Inizia con la Domenica delle Palme, con l’entrata di Gesù a Gerusalemme in groppa ad un asinello, con lo sventolare di rami di palma per manifestare la gioia dell’incontro con Dio e le grida dell’accoglienza. Ma attenzione all’incoerenza umana: saranno le stesse voci, le stesse braccia, non più con palme verso il cielo ma con i pugni serrati, che trasformeranno la gioia per il Messia in un’invocazione terrificante, in un’agghiacciante sete di morte: “crocifiggilo!”. Eppure da quella croce pende il destino dell’uomo, con quel sangue è firmato il patto dell’Amicizia eterna di Dio, in quel pane è conservato il cuore di Colui che desidera ardentemente mangiare la Pasqua con noi.
Ora proviamo a meditare sul senso degli avvenimenti di questo giorno. La folla oggi acclama, domani bestemmia. Oggi esalta e domani bastona. E la nostra risposta a Cristo? E la nostra Fede? Perché non basta una preghiera, non basta una Messa, non basta un’opera di carità per essere cristiani. Il vero cristiano è colui che cammina dietro a Cristo: con fedeltà e perseveranza.
Gesù, mite, buono, pacifico, apparentemente debole, ci ha insegnato che la grande forza del mondo è la bontà; che il vero forte è l’uomo buono; che il vero forte è colui che ha vinto la violenza dentro di sè; che il vincitore è chi dà la vita per gli altri e non chi toglie la vita agli altri. Sono queste le domande alle quali, ora, noi dobbiamo dare una risposta se vogliamo riconoscere la potenza immortale di Dio.
Allora, quale il messaggio?
Come quel centurione pagano che ha riconosciuto quell’uomo morto in croce dicendo: “… era veramente il Figlio di Dio” , è arrivata l’ora, per noi, di comprometterci e di dare con umiltà una risposta seria. In quella croce, c’è la sofferenza del momento in cui viviamo, c’è la solitudine degli anziani, c’è il dolore degli ammalati. C’è la fame dei bambini, il dolore delle donne violentate ed uccise, e il lamento di chi è schiacciato dall’ingiustizia. E noi non possiamo restare indifferenti a tutto questo, dobbiamo volere il bene degli altri per costruire un mondo migliore, se vogliamo seguire Gesù sulla strada della Croce.
DOMENICA DELLE PALME
SETTIMANA SANTA 2021
LUNEDI 29 – MARTEDI 30 – MERCOLEDI 31 MARZO
“In questi tre giorni i cristiani sono invitati a prepararsi alla celebrazione pasquale attraverso: la preghiera di adorazione, l’ascolto della Parola di Dio, la confessione”.
Ore 8.30 Lodi – S. Messa – Esposizione
Ore 18.30 Vespri – Reposizione
** CONFESSIONI (dalle 15.00 alle 18.00) – (Sono invitati particolarmente i ragazzi delle Elementari e delle Medie)
** CONFESSIONI comunitarie:
Lunedì alle 20.00 a Spresiano – con particolare invito ai giovani e ai giovanissimi, Scout, AC e a quanti vogliono aggiungersi.
Martedì alle 20.00 a Visnadello
Mercoledì alle 20.00 a Lovadina
(in questi tre giorni la Chiesa resterà chiusa dalle 12.00 alle 15.00)
1 APRILE GIOVEDI SANTO
“É il giorno in cui si ricorda il grande dono che Gesù fa di se stesso con l’Eucaristia – mistero del corpo donato e sangue versato per tutti”.
Ore 17.00 S. Messa (saranno presenti i bambini della Prima Comunione)
Ore 20.00 S. Messa in memoria della Cena del Signore (saranno presenti i ragazzi di Terza Media)
Seguirà veglia di adorazione presso la tenda della Reposizione con preghiera animata dall’A.C.
** CONFESSIONI (dalle 15.00 alle 17.00).
2 APRILE VENERDI SANTO
“É il primo giorno del Triduo pasquale, concentrato tutto nella memoria storica dei fatti della Passione. Giorno di digiuno e astinenza”.
Ore 8.30 Lodi e Ufficio delle Letture
Ore 15.00 Via Crucis – (saranno presenti i bambini della Prima Comunione)
Ore 20.00 Rievocazione della Passione del Signore (non ci sarà la processione)
** CONFESSIONI (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00)
3 Aprile SABATO SANTO
“Il Sabato Santo è un giorno vuoto di Eucaristia. É un giorno di silenzio e di attesa perché in noi crescano degli atteggiamenti spirituali precisi (silenzio interiore, ascolto, riflessione, preghiera)”.
Ore 8.30 Lodi e Ufficio delle Letture
Ore 19.30 VEGLIA PASQUALE nella notte Santa “É il vertice dell’anno liturgico, il momento culminante del Triduo pasquale. Si fa memoria della Risurrezione”.
** CONFESSIONI (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00)
4 Aprile DOMENICA di PASQUA
Sante MESSE ore 9.00 – 10.30 – 18.30
5 Aprile LUNEDI dell’ANGELO
S. MESSA ore 10.00
DOMENICA DELLE PALME – UN INVITO A RIMETTERCI IN GIOCO
VITA DI COMUNITA – n. 1863 – 05 aprile 2020
Domenica delle Palme – Mt 26,14-27,66
Nella Domenica delle Palme viene ricordato l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Un ingresso che non è stato proprio trionfale e questo lo si capisce dalla lettura del racconto della Passione articolato sul tema della croce.
Questo dramma commovente ce lo racconta, quest’anno, l’evangelista Matteo che ci presenta Gesù come il Signore della storia. Gesù, il Figlio di Dio che rinuncia al suo potere infinito, giusto ma perseguitato, che non oppone violenza, ma sceglie la via della mansuetudine.
Il volto svelato nella Passione è il volto di un Dio consegnato per amore, che accetta di non essere capito, di essere oltraggiato per amore degli uomini, è un Dio che muore per amore. E questo avvenimento, che riviviamo ogni anno, ci sarà ancora e per sempre, perché la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù rappresentano un “qui e ora” per ciascuno di noi.
La croce è una dimensione fondamentale dell’esistenza del cristiano, non si può far finta di commuoverci del volto di Gesù sfigurato dalla violenza e dal dolore. Ogni celebrazione propone, riattualizza, rivive, celebra questo avvenimento.
E’ come se il Signore ci dicesse: “Questo è il mio amore per te. Se sei riuscito a fare sufficiente deserto nel tuo cuore, in questi quaranta giorni, lo puoi capire, puoi sentire la sete, cercare la luce, desiderare di rivivere come Lazzaro. Io Gesù, Figlio di Dio mi dono per te”.
Se poi, nel corso della vita ci capita di essere protagonisti di una circostanza dolorosa, diventiamo contemporanei alla Passione di Cristo, ci troviamo in sintonia con la Sua sofferenza ed è in quel momento di prova che, sotto il peso della nostra croce, Lui c’è già.
E quando qualcuno ha bisogno della nostra pietà, della nostra vicinanza, della nostra comprensione, della nostra parola, della nostra solidarietà, della nostra amicizia, il Cireneo che siamo noi, deve farsi avanti ed aiutare. Insomma, bisogna che Gesù, vivente in noi, sia disponibile a caricarsi della croce degli altri ed incamminarsi verso il Calvario.
Allora, quale il messaggio?
La prossima settimana inizia la Settimana Santa. Tre giorni ci accompagneranno a riscoprire il dono della fede, a cambiare vita. Ritagliamo un po’ di spazio e tempo ai nostri mille impegni e cerchiamo di esserci! Raccogliamo il nostro coraggio e rimettiamoci in gioco. Forse alla fine, anche noi come il centurione, apriremo il nostro cuore e professeremo la nostra fede dicendo: “Davvero questi è il Figlio di Dio”.
DOMENICA DELLE PALME E SETTIMANA SANTA
SETTIMANA SANTA
- Il Giovedì ci ricorda l’istituzione dell’Eucaristia;
- il Venerdì la grande e sofferta celebrazione della Croce;
- il Sabato la lunga e luminosa notte della Risurrezione.
SETTIMANA SANTA 2019
Inizia oggi, con la Domenica delle Palme, la Settimana Santa. Rivisiteremo la storia di un amore infinito, quello di Gesu che dona la sua vita per noi. Non è folclore, ma è memoriale, attualizzazione di cio che Gesu ha vissuto e che continuamente vive.
Prima di rivivere la storia di un grande amore, quello di Gesu che dona la sua vita per noi, proviamo a chiederci se in questi quaranta giorni, siamo riusciti a prepararci come avremmo voluto. Oppure se ancora una volta la nostra vita frenetica fatta di tangenziali e appuntamenti, di stanchezza e abitudine ci è rotolata addosso.
Se così fosse, abbiamo ancora un’opportunità: accettare l’appuntamento che ci fissa la Settimana Santa senza rimpiangere un tempo e una volonta che ci avrebbero permesso di fare una preparazione migliore: qui e ora dobbiamo vivere un modo diverso di credere.
La passione di Gesu che oggi abbiamo ascoltato è di Luca ed è piena di tenerezza, piena di miracoli (l’orecchio riattaccato del servo, Gesu che consola le donne, Erode e Pilato che diventano amici, il buon ladrone che si converte) senza eccessi, senza traumi. Gesu è un re che va a morire. Non sono bastate le parole e i miracoli, le parabole sul vero volto di Dio reso accessibile. Nulla: l’uomo conserva un cuore duro.
Anzi, ci è voluto un ultimo drammatico gesto, un segno inequivocabile: la croce. La croce che è e resterà l’unità di misura che Dio usa per manifestare il Suo amore infinito.
C’è una croce anche per noi e il cristiano lo si dovrà riconoscere proprio da questo: da come porta la croce insieme al Cristo, da come Lo riconosce pubblicamente, da come condivide i suoi gesti, la sua debolezza disarmata, la sua umiltà.
La croce è fatta di sofferenza, di solitudine, di ingratitudine, di umiliazione, ma anche di amore e lo rivela quando diventa segno di “una vita data”, offerta, spesa “per gli altri”.
Gesu: “Ha spogliato se stesso, assumendo la condizione dì servo…, ” e chiede quindi, anche a noi fedeltà quando ci sarà vuoto intorno, ci invita a credere a sperare ed esige da noi l’amore quando apparirà inutile e sprecato.
Questo è il cristianesimo, altrimenti sarà solo una chiacchiera inconcludente e l’esistenza cristiana diventerà recitazione e non vita.
Allora, quale il messaggio?
Le braccia di Gesu distese e inchiodate dicono: abbraccio e accoglienza. Sono questi i giorni in cui l’uomo può preparare il suo cuore alla Pasqua, liberandosi dai compromessi, dalle indecisioni, dagli egoismi e magari vendicarsi delle offese con il perdono. E se oggi abbiamo accettato l’appuntamento per la Settimana Santa è per dire al Signore che niente è stato inutile e se la nostra paura pregherà “Ricordati di me”, Lui con amore ci risponderà sempre “Sarai con me”.
“Che cosa c’è realmente nel cuore di quanti acclamano Cristo come Re d’Israele? Certamente avevano una loro idea del Messia, un’idea di come dovesse agire il Re promesso dai profeti e a lungo aspettato. Non è un caso che, pochi giorni dopo, la folla di Gerusalemme, invece di acclamare Gesù, griderà a Pilato: «Crocifiggilo»! E gli stessi discepoli, come pure altri che lo avevano visto e ascoltato, rimarranno ammutoliti e smarriti. La maggior parte, infatti, era rimasta delusa dal modo in cui Gesù aveva deciso di presentarsi come Messia e Re di Israele. Proprio qui sta il nodo della festa di oggi, anche per noi. Chi è per noi Gesù di Nazaret? Che idea abbiamo del Messia, che idea abbiamo di Dio? È una questione cruciale, questa, che non possiamo eludere, tanto più che proprio in questa settimana siamo chiamati a seguire il nostro Re che sceglie come trono la croce; siamo chiamati a seguire un Messia che non ci assicura una facile felicità terrena, ma la felicità del cielo, la beatitudine di Dio. Dobbiamo allora chiederci: quali sono le nostre vere attese? quali i desideri più profondi, con cui siamo venuti qui oggi a celebrare la Domenica delle Palme e ad iniziare la Settimana Santa?”
Benedetto XVI, Omelia, Domenica delle Palme 2012
SETTIMANA SANTA 2019
LUNEDI 15 – MARTEDI 16 – MERCOLEDI 17 aprile
“In questi tre giorni i cristiani sono invitati a prepararsi alla celebrazione pasquale attraverso: la preghiera di adorazione, l’ascolto della Parola di Dio, la confessione”.
- Ore 8.30 Lodi – S. Messa – Esposizione.
- Ore 18.30 Vespri – Reposizione – S. Messa.
- CONFESSIONI (dalle 15.00 alle 18.00).
CONFESSIONI comunitarie
Lunedì alle 20.30 a Spresiano con particolare invito ai giovani e ai giovanissimi, Scout, AC e a quanti vogliono aggiungersi.
- Martedì alle 20.30 a Visnadello.
- Mercoledì alle 20.30 a Lovadina.
- (in questi tre giorni la chiesa resterà chiusa dalle 12.00 alle 15,00).
GIOVEDI SANTO 18 aprile
“E’ il giorno in cui si ricorda il grande dono che Gesù fa di se stesso con l’Eucaristìa – mistero del corpo donato e sangue versato per tutti”.
- Ore 17.00 S. Messa (saranno presenti i bambini della Prima Comunione).
- Ore 20.30 S. Messa in memoria della Cena del Signore (lavanda dei piedi dei cresimandi).
- Seguirà veglia di adorazione presso la tenda della Reposizione con preghiera animata dall’A.C.
- CONFESSIONI (dalle 15.00 alle 18.00).
VENERDI SANTO 19 aprile
“E il primo giorno del Triduo pasquale, concentrato tutto nella memoria storica dei fatti della Passione. Giorno di digiuno e astinenza Ore 8.30 Lodi e Ufficio delle Letture”.
- Ore 15.00 Vìa Crucis animata dai bambini della Prima Comunione.
- Ore 20.30 Rievocazione della Passione del Signore (non ci sarà la processione).
- CONFESSIONI (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00)
SABATO SANTO 20 aprile
“Il Sabato Santo è un giorno vuoto di Eucaristia. E un giorno di silenzio e di attesa perché in noi si radichino degli atteggiamenti spirituali precisi (silenzio interiore, ascolto, riflessione, preghiera)”.
- Ore 8.30 Lodi e Ufficio delle Letture.
- Ore 21.00 VEGLIA PASQUALE nella notte Santa.
“É il vertice dell’anno liturgico, il momento culminante del Triduo pasquale. Si fa memoria della Risurrezione”. - CONFESSIONI (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00).
DOMENICA di PASQUA 21 aprile
- Ore 9.00 -10.30 -18.30 S. Messe.
- Ore 15.30 S. Messa in “Villa Tomasi”.
LUNEDI dell’ANGELO 22 aprile
- Ore 9.00 S. Messa.