Santo del giorno
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Stemma del Vescovo Mons. Antonio Mistrorigo - intarsio marmoreo (1975) San Leonardo Murialdo, autore ignoto, vetrata istorata, 2004 Battesimo di Gesu, autore ignoto, vetrata istoriata, 1939 Altare maggiore, abside, vetrate

DIO NON VUOLE SEPARARSI DALLE SUE CREATURE

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VITA DI COMUNITA – n. 1530 – 10 novembre 2013
(Lc 20,27-38 : leggi )

Il brano del Vangelo di oggi fa parte di un insieme di testi di Luca che narrano di dispute tra Gesù e i responsabili ebraici. Allora era normale rivolgersi ai maestri in Israele e porre questioni. Anche Gesù era considerato un maestro e i sadducei, che rappresentavano l’ala aristocratica e conservatrice d’Israele e che si sentivano a loro volta maestri, sottoposero a Gesù nei cortili del Tempio un caso piuttosto strano: quello della donna che aveva avuto sette mariti.

Il caso faceva riferimento ad una legge mosaica ben nota di quel tempo, la “Legge del Levirato”, secondo la quale se un uomo moriva senza figli, un fratello ne sposava la moglie per dare una discendenza al fratello defunto. Ma questa istituzione aveva soprattutto lo scopo di evitare che la vedova sposasse uno straniero e che la proprietà rimanesse in famiglia. Ma il caso grottesco di questa donna che sposa sette fratelli e si decide a morire soltanto dopo che ha sepolto l’ultimo marito, viene usato dai sadducei per dimostrare l’assurdità della credenza nella Risurrezione in quanto “… di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie”.

La risposta di Gesù non si fece attendere e disse: “Vi sbagliate se pensate che la vita eterna sia come la vita di quaggiù”. Invitava, così, gli uditori ad alzare lo sguardo dalla visione che proiettava nell’Aldilà, le ansie e le attese della vita terrena. E a guardare alla nuova dimensione che Gesù proponeva: la Risurrezione in cui Lui credeva fermamente e che non era la continuazione dei rapporti terreni, ma una pienezza iniziata e mai conclusa.

L’errore dei sadducei era stato quello di pretendere di immaginare l’Aldilà che appartiene all’Onnipotenza di Dio e non alla nostra presunzione! E per noi, c’è un chiaro avviso: è inutile voler immaginare il Paradiso o l’Inferno, esistono, solo che è impossibile tradurli in “immagini” perfette. Questa lezione di Vangelo ci fa capire che il Dio di Gesù è il Dio dei viventi. Noi siamo stati creati immortali e niente di noi andrà perduto: il nostro corpo e l’anima che è la sorgente del pensiero, la custode dei sentimenti, la dimora della nostra identità e diversità.

Ma noi quanto ci crediamo? Possiamo dire di credere nel Dio dei vivi se la nostra fede è ricerca e non stanca abitudine o noioso dovere; se è slancio e preghiera, non rito e superstizione. Siamo vivi se abbiamo imparato a non lasciarci ingannare dalle sirene che ci promettono ogni felicità se possediamo, se produciamo, se guadagniamo. Se sappiamo perdonare e soprattutto se abbiamo capito che nella nostra vita c’è un “di più” nascosto nelle pieghe della nostra storia. Una cosa è certa, quando Dio allaccia un rapporto con noi, è perché non vuole separarsi dalle sue creature.

Allora, quale il messaggio?

Noi cristiani siamo il popolo ” che attende la vita del mondo che verrà”. Abbiamo perciò il dovere di esprimere, giorno dopo giorno, l’attesa dell’eternità con una coerenza di vita e di scelte cristiane. E soprattutto accostarci alla verità senza orgoglio, prevenzione e incredulità, altrimenti rischieremo di tagliarci fuori dalla gioia e dalla pace senza fine.


LUNEDI 11 novembre – SAN MARTINO

MARTINO era figlio di un tribuno romano, era nato in Pannonia (Ungheria) e si era arruolato giovanissimo nell’esercito imperiale. Abbandonata la milizia dopo aver ricevuto il Battesimo,  si recò in Gallia per divenire discepolo di Sant’Ilario di Poitiers. Condusse una vita eremitica, poi per consiglio di Bario fondò il primo monastero di tutto l’Occidente. Nel 373 venne scelto come Vescovo di Tours e alla predicazione del Vangelo uni unaincessante opera di elevazione sociale dei contadini e dei pastori. Il suo culto è diffusissimo, molti comuni d’Italia portano il suo nome. ( WikiSanti e Beati )

Ai CALESSANI, presso il capitello di San Martino, verrà celebrata LUNEDI alle ore 19,00, la S.MESSA in onore del Santo. Dopo la celebrazione ci sarà un momento di festa con la tradizionale “CASTAGNATA”.
Ai genitori dei bambini di Seconda Elementare

Ricordiamo ai genitori dei bambini di Seconda Elementare l’appuntamento di VENERDI 15 novembre, alle ore 20.30 in Oratorio, Sala Martini.

Assemblea Genitori Scuola Materna di Spresiano

MERCOLEDI 13 novembre si terrà l’assemblea generale dei genitori della Scuola dell’Infanzia “B.Pizzolato” di Spresiano presso l’Oratorio – sala Martini – alle ore 20.30.

Ai ragazzi di Prima Superiore

GIOVEDI 14 novembre, incontro con i ragazzi di Prima Superiore, in Oratorio alle ore 20.45. Vi aspettiamo numerosi.

Itinerario di preparazione al Matrimonio Cristiano

Il Vicariato di Spresiano sta organizzando un itinerario di preparazione al MATRIMONIO CRISTIANO dal 25 Gennaio al 30 Marzo 2014. La presentazione del percorso e le iscrizioni si terranno il giorno 11 GENNAIO 2014 presso l’Auditorium Don Enrico Vidotto di Maserada sul Piave alle ore 20.45. Chi è interessato visiti il sito: www.pastoralefamiliarespresiano.it . Attenzione: i posti sono limitati… affrettarsi ad iscriversi!

Mercatini di Natale a Bolzano

L’Associazione NOI organizza una “gita” a Bolzano per DOMENICA 15 dicembre per andare a vedere i “Mercatini di Natale”. Il numero dei partecipanti deve essere di almeno 40. Costò € 12,00 per il solo viaggio di andata e ritomo, per il pranzo ognuno deve arrangiarsi. La raccolta delle iscrizioni è presso il Circolo NOI (bar) Oratorio.

Tu, Signore, porti la mia esistenza oltre il buio della morte,
là dove splende la vita eterna!

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