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IMPARIAMO A SCEGLIERE LA PARTE MIGLIORE

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VITA DI COMUNITA – n. 1514 – 21 luglio 2013
(Lc 10,38-42)

Nel brano del Vangelo di questa Domenica, l’evangelista Luca ci narra un episodio avvenuto a Betania, un piccolo villaggio a pochi chilometri da Gerusalemme.

Un giorno Gesù, probabilmente stanco per le molte attese riposte in lui, sente il bisogno di una famiglia, di essere accolto lui, almeno una volta. E allora ecco che decise di andare a Betania a trovare i suoi amici: Lazzaro, Marta e Maria. Va in quella casa che era sempre stata per lui, un rifugio, un luogo di consolazione, di accoglienza, di ospitalità. Vediamo che cosa è successo.

Al suo arrivo, Marta cominciò ad affannarsi per preparare da mangiare, voleva offrire a Gesù una ospitalità dignitosa. Maria, invece, si era fermata per ascoltarlo. Niente di strano, due caratteri diversi, due comportamenti diversi. Ma quando Marta chiese a Gesù di sollecitare Maria a darle una mano, Gesù ne approfitta per sollevare un problema più grande e dice: “Marta, perché ti affatichi per tante cose? Una sola è necessaria!”

Lui non contraddice l’impegno di Marta, ma l’affanno. Loda invece Maria perché è consapevole del momento eccezionale che sta vivendo, del suo incontro col Signore. Il problema sollevato da Gesù in quel tempo, è anche un problema che colpisce il mondo d’oggi che corre sempre più in fretta, con ritmi frenetici.

Occorre che l’uomo cominci a capire che correre non vuol dire crescere, anzi vuol dire perdere la capacità di conoscersi, di silenzio, di meraviglia, di preghiera. Vuol dire perdere i valori della vita, la propria dignità, la gioia di vivere. E col suo gran correre perderà la direzione, il significato stesso del suo correre e il suo cuore finirà per impoverirsi.

Ma siamo noi in grado di fermarci? Siamo capaci di stupirci? I nostri occhi riescono a vedere le meraviglie della creazione, oppure le abbiamo fatte diventare solo oggetti di consumo? Senza stupore firmeremo la nostra distruzione, perché solo dalla meraviglia nasce l’apprezzamento. E senza meraviglia, si interrompe la celebrazione della vita. Proviamo ora a chiederci: e la preghiera che cos’è per noi? Lo sappiano che nella preghiera quotidiana e autentica, incontriamo Gesù? Oppure per noi la preghiera equivale a una lista della spesa, a cose da chiedere…? E la nostra fede si ferma ai tre quarti d’ora di Messa domenicale?

Il Signore ci invita, oggi, a sostare un istante per riflettere. E ci ricorda che la parte migliore non è quella di chi moltiplica le cose, le attività. La parte migliore è quella di chi ascolta la sua Parola, l’accoglie e si impegna verso il prossimo.

Allora, quale il messaggio?

 Gli atteggiamenti di Marta e Maria sono due modi di amare, entrambi necessari. Sono i due poli di un unico comandamento: “Amerai il Signore tuo Dio e amerai il tuo prossimo “. La “parte migliore ” la dobbiamo scegliere, di volta in volta, dilatando i nostri spazi, superando i confini della nostra autosufficienza, della superiorità, del nostro egoismo, rompendo il cerchio delle nostre consuetudini, delle nostre diffidenze. E se in Marta e Maria, noi vediamo il nostro modello dell’impegno e il nostro modello dell’ascolto e dell’assenso, allora vuol dire che siamo sulla strada giusta e che nulla ci separerà da Dio e dai servizio verso i nostri fratelli.


SANTI DELLA SETTIMANA

MARTEDI 23 Luglio – SANTA BRIGIDA
BRIGIDA, nata nel 1303 da un principe  di SVEZIA e da una discendente del re dei Goti, andò sposa giovanissima ad un nobile di quella nazione dal quale ebbe otto figli. Con il marito fondò un ospedale, dove andava a servire i malati con le proprie mani, fedele al suo spirito di terziaria francescana. Rimasta vedova, con il favore del re, fondò un ordine monastico la cui regola fu approvata dal papa Urbano V nel 1370. Trasferitasi a Roma, trascorse gli altri ventiquattro anni della sua vita monastica, morendo a 71 anni, nella casa che ora è occupata dalla chiesa di Santa Brigida in piazza Farnese. Assieme ai Santi Cirillo e Metodio e San Benedetto è stata proclamata patrona d’Europa.

MERCOLEDI 24 Luglio – SAN CHARBEL MAKHLUF

GIOVEDI 25 luglio – S. GIACOMO APOSTOLO
GIACOMO è stato uno dei Dodici apostoli di Gesù. Il Signore ebbe per lui particolari attenzioni: lo volle, insieme con Pietro e Giovanni, come testimone della Trasfigurazione sul monte e dell’Agonia del Getsemani. Dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo e la Pentecoste, GIACOMO si dimostrò all’altezza della sua missione apostolica, tanto che Erode Agrippa nell’anno 42 o 44 d.C. decise di ucciderlo. Molto sentita è in Spagna la sua venerazione e assai celebre il Santuario in suo onore a Santiago de Compostela.

VENERDI 26 Luglio – Santi ANNA e GIOACCHINO
Madre e padre della Vergine Maria. Sant’Anna è protettrice delle partorienti e delle donne che desiderano un figlio. Lei e Gioacchino sono inoltre, i protettori dei nonni.


Ai genitori dei ragazzi di Terza Media

MERCOLEDÌ’ 24 Luglio 2013 alle ore 20.30 in Chiesa, incontro con i genitori e i ragazzi neo-cresimati, per la presentazione ufficiale della settimana comunitaria ad ASSISI dal 5 al 10 AGOSTO. Sarà possibile versare il saldo della quota (l’iscrizione è di € 160,00). Data l’importanza vi preghiamo di non mancare.


SETTIMANA BIBLICA 2013
Informiamo che la Scuola di Formazione Teologica- Diocesi di Treviso, ha organizzato una SETTIMANA BIBLICA per laici, sacerdoti, religiose/i, dal 5 al 9 AGOSTO presso gli Istituti Filippin di Paderno del Grappa (TV).
Il tema di quest’anno è “Dov’è la vostra fede?” (Le 8,25).
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Seminario Vescovile – P.tta Benedetto XI, 2-31100 TREVISO.


Anniversari matrimoniali 2013
DOMENICA 29 Settembre ci sarà, come gli anni scorsi, la festa comunitaria degli ANNIVERSARI DI MATRIMONIO 25°-50°-55°-60°. Questo mese abbiamo spedito a questi sposi una lettera d’invito per un incontro preliminare, ma, non disponendo di “elenchi aggiornati”, ci dispiacerebbe molto “aver dimenticato” qualche coppia. Per informazioni telefonare in Parrocchia.


FONDO DI SOLIDARIETA
Ricordiamo che ogni domenica, dalle ore 8,30 alle ore 11,30, presso il bar dell’ORATORIO c’è un incaricato a disposizione per ricevere le somme che vanno a creare il cosiddetto “Fondo di Solidarietà Parrocchiale”, costituito per finanziare la manutenzione, il restauro e la ristrutturazione dei fabbricati parrocchiali. Tali somme, opportunamente registrate come PRESTITO in un libretto personale, saranno poi restituite alla fine dell’anno.

 

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